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 +         Anime e Anime !

          Tortona, il 22 Ott.[1]925


 Caro D. Sterpi,


 Grazia e pace da N. Signore!

 I/  Sono molto contento che vi sentiate meglio;

desidero però che il più presto ritorniate a Cuneo,

non è possibile che siate guarito in 5 giorni, non interi.

 II/  Passerò dalle Fogliano, e voi ripassateci nell'andare a Cuneo.

 III/  Per Mestre ditemi quanto ci vuole, e dove prendereste il danaro.

 IV/  Richiamerò l'Avv.to da Venezia, e manderò, per ora, un Assistente.

 V/  Camilloni mandatelo pure a Mestre, ma non si avvererà qui non è il caso

di poter dire pur troppo «frater qui adiuvatur a fratre quasi civitas firma», della Scrittura.

 Tra lui e quel Valeri chissà come finiranno se Don Remo non avrà più spirito,

altro spirito più apostolico da infondere in quelli che gli stanno attorno.

 Invece mi pare lì come un intontito, freddo e privo di vita già per sé;

come potrà ajutare gli altri?

  Di Don Remo sono contento, ma non di quel suo semi - buddismo -

Vi prego di leggergli le presenti mie riflessioni su lui, perché se non si scuote ora,

non si scuoterà mai più.

 Ritirate pure quel Marzotto e datelo in ajuto a D. Pensa.

 Quanto a Furlani, mandatelo pure a Cuneo, ma in abito secolare.

 Quella Suor Zema che era a Mestre vada in aiuto al Lido -

 Spero saranno venuti da Nizza a prendersi quella figliuola;

io ho mandato ad Emilio la vostra stessa lettera con una mia che gli diceva di subito toglierla.

  Quanto a Garofalo Ugo, poca fiducia ci ho; per altro mandatelo pure a Bra

a fare il Signore. Parlategli chiaro: vedete che porta nell'occhio

e sul volto la stigma non d'un animo schietto ne netto. Parlate chiaro e forte.

 Saluto, conforto e benedico voi e tutti

 aff.mo vostro in G. C. e Maria SS.


       Sac. Orione

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