V015T155 V015P218
+ Anime e anime !
Tortona, il 23 Nov. 1925
Caro D. Sterpi,
Grazia e pace da N. Signore!
I/ È urgente che veniate giù per fare la stipulazione dell'atto di Novi.
II/ La cartolina-vaglia fu spedita a Vincenzo Marchisciano dal polacco
Sigismondo Ancerewicz, venuto a presentarsi a Venezia da secolare
(non è dei quattro di D. Alessandro) e poi vestito agli Esercizî di Bra.
III/ Interrogato, rispose di avere restituite L. 75
che il Marchisciano gli aveva prestate a Bra. Seppi poi che al Marchisciano deve essere,
di fatto, giunto un vaglia di L. 700; come seppi che a questo polacco Sigismondo
deve essere giunto vaglia di L. 1000. Sono gente da non fidarsene, finora.
IV/ Voi chiamate subito Marchisciano, e sentite il perché delle L. 75 a lui dirette,
e vedete che dice, se dice come ha detto questo - Poi chiedetegli se ha danaro e quanto -
E come mai si è fatto
pres
dare da D. Orione danaro
per andare a Novi, Milano
e poi ancora da qui
Tortona a Venezia se egli aveva
L.
700.
V/ Pare che Don Montagna non stia bene, e anche D. Adaglio -
I più robusti siamo ancora noi. Sono a Cuneo tutti e due -
VI/ Vi aspetto dunque per Novi, e c'è anche da trattare di altro.
VII/ A Quarto si apre sabato; occorrono due Sacerdoti, bisognerebbe parlarne.
VIII/ Oggi aspetto Mg.r Capra per mettere a posto Alessandria.
IX/ Se poteste venire domani, mi fareste un piacere, perché poi devo essere fuori -
Ho troppe cose.
X/ Scrisse ancora il Conte Bianchini che vuole L. 52.000 - Ma per chi ci prende?
Non ho risposto. Se ci sono i patti, si stia ai patti.
XI/ Il fascicolo del contratto con Novi lo tengo qui, perché bisogna vederlo insieme,
prima di passarlo al Notajo - Mi pare ci sia qualche espressione che non vada troppo.
Arrivederci dunque. Saluto, conforto e benedico in G. Cr. e Maria SS. voi e tutti. - Aff.mo v/
Sac. Orione d. D. P.
¨