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Tortona, il 5 / 5 - [1]926 S. Pio V
Caro D. Sterpi,
Grazia e pace da N. Signore!
I Quantunque non abbia nessuna fiducia di codesto giovane che subito ha ceduto,
tuttavia vedrò se è possibile che D. Montagna parta l'8 giugno.
Ho bisogno di sapere subito il nome della Società di Navigazione e del piroscafo.
II Stasera vado a Roma, dove pare che D. Pelizza vada un po' giù.
Mi impressiona di sapere Don Gigi sempre così Finirà in tisi?
III Sto trattando a Genova per la Tipografia - Vi informerò, appena sappia.
IV Quanto alla convenienza di chiedere al Patriarca L. 100.000, fate pure il passo,
anche a nome mio, col Patriarca.
V Per la vendita dei Bottenighi, per essere franco, convinto non sono;
ma mi rimetto. Cercate di tirare quanto più potete.
VI Per ora resti pure Suor Filomena,
se davvero non era essa la causa del male andamento.
VII D. Montagna è a Cuneo
VIII A Genova Quarto
ci fu domenica la festa di S. Caterina da Genova, - andò bene -
IX Jeri fui in Alessandria, e vidi anche Mg.r Villa e la Madre Michel[;] Bene.
X
Interessatevi un po' tanto col Professore per Don Gigi. Gli
s Scriverò al D. Gigi
XI Pare che in quella faccenda della Lotteria internazionale propostaci,
c'entri pure il Conte Della Torre, Direttore dell'Osservatore Romano -
Sentirò il Conte Senatore Santucci, e vedrò.
Ho mandato D. Adaglio, e mi telegrafa che crede conveniente che vada giù -
Vi informerò. Andremo molto molto adagio
Vi conforto e benedico in G. Cr. e Maria SS.
Sac. Orione d. D. P.