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+ Tort. il 23 / XI [1]927
Caro D. Sterpi,
Grazia e pace da N. Signore!
Come vedete dalla lettera di D. Pensa, bisognerà ritoccare tutti i patti
con la Congr. di Carità - Sono disposto ad andare a Venezia,
ma
non posso presentarmi senza esserci
esservi preparato
e avere in mano uno o due piani pratici e possibili per noi.
Vi
sentireste, ora ad
un mio cenno, di andare a Venezia
per combinare prima con D. Pensa tutto? Oppure potete andare subito?
Se detto Commissario è andato a Messina a prendersi la famiglia,
può darsi che abbiamo avanti alcuni giorni, ma dobbiamo essere pronti
O volete intendervi prima, per iscritto, col D. Pensa?
Io, data la situazione, non potrei trattenermi a Venezia più di due o tre giorni, al più.
Vorrei trovare la tela fatta.
Saluto conforto e benedico in G. Cr. e Maria SS.
Aff.mo
Sac. Orione d. D. P.
Attendo conoscere v/ pensiero -
[l’azzurro è dattiloscritto]
Tortona, il 23 novembre 1927
Anno VI
Gentilissimo Signor Commissario
alle Congregazione di Carità di Venezia
Voglia gradire la Signora V. Ill/ma il mio più deferente saluto e ogni mio
miglior voto.
Il sacerdote Pensa mi ha riferito sul colloquio avuto in questi giorni
con la Signoria Vostra.
Anch'io desidero di personalmente ossequiarla, e volentieri verrò a Venezia
per conferire in merito alla situazione dell'Istituto Manin.
Gradirei conoscere, anche a mezzo del Don Pensa,
i giorni e l'ora che le verrebbe meglio di rivedermi.
Qualora mi trovassi impegnato altrove, sarà mio dovere prevenirla.
Accolga la mia più alta espressione di stima, e mi abbia
D. V. Sig.ria dev.mo
Don Orione