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Anime e Anime !
Tortona, il giorno ultimo dell'anno [1]927
Caro d. Sterpi,
Grazia e pace da N. Signore Gesù Cristo!
1/ Ricevo la v/ del 28 corr. Pazienza pel cuoco, - non c'è che fare -
Se ricomparisse, me lo scriverete e vedrò dove destinarlo.
2/ Non accettate il fanciullo raccomandato da don Pagani -
e d'ora innanzi non converrà accettare più né figli unici né figli di vedove;
se non molto adulti, - poi se ne vanno tutti.
3/ Qui mi hanno condotti molti figli di vedove,
malgrado nelle istruzioni riservate ci fosse di non tenerne conto di tali vocazioni.
4/ Vi rimando l'indirizzo perché rispondiate voi che non è possibile.
5/ Oggi ho tolto da S. Severino il ch.co Rossi,
che non si diportò bene con un ragazzo, - la cosa però è, finora, segreta.
Il Rossi non sa che io so, ho telegrafato che vada subito in famiglia.
6/ Quanto agli assistenti della colonia, vedeteli e sentiteli con pazienza tutti.
D. Orlandi è un poco crudo e nevrastenico. Sentite tutti e vedete che si debba fare
anche per ajutare di più quei chierici, troppo abbandonati.
7/ Andate a S. Severino e a Cortona.
Da Cortona potrete avere forse L. 6000 per messe:
ne avremmo tanto bisogno non dico per qui, ma per Venezia.
Qui hanno più fiducia e pazienza, quantunque Dio lo sa come sto.
La vecchia di Frascati toglietela dalla colonia,
se avvertita non cambia assolutamente. Potreste posdomani mandarla a Quarto,
facendola accompagnare dal ch.co Melomo, che passerà il 2 corr.
Dovrebbe passare anche don Saponara.
Stiamo concludendo a Genova per la casa Canepa. Ho mandato oggi là Callegari.
Vogliono L. 11.000 l'anno fin che vivono tutti quando non viva che un coniuge, L. 9000.
Se restano nell'abitazione allora L. 8000; - vivente un solo coniuge L. 7000
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A Quarto non ci sta più nessuno: è bene concludere, - Canepa dà giù:
avremo
una casa nostra a in
Genova, vicino alla stazione e al porto.
Oggi ebbi lettera da Venezia ve la mando.
Ho già risposto che don Adaglio stia pure.
Quanto a don Enrico avrei proposto che passasse a Monte Mario
e don Melomo al Lido, ottenendogli la facoltà ad audiendas:
che don Curetti passasse a Padova e quel direttore Sp.le di Padova agli Artigianelli;
oppure all'Opera Antoniana di Reggio - oppure, se vuole, anche a Monte Mario,
ma qui non avrebbe lavoro. Don Curetti non starà mai bene da nessuna parte;
egli penso miri a tornare qui, ma noi ora abbiamo la pace in casa e non più i soffientisti.
Qui non sono ancora a posto con le scuole, ma spero esservi presto, con l'aiuto di Dio.
Vedete che posdomani condurranno ragazzi da portare qui: non so quanti saranno.
Non ricordo altro oggi - La Madonna mi ajuta -
Vado rimandando parecchi che non dimostrano spirito.
Dite subito a don Fiori se vuole gli mando un giovane calzolajo di Viguzzolo
che è venuto per farsi della Congregazione. Qui è troppo vicino a casa -
Vorrei che potesse fare vita veramente religiosa. Sono elementi da tenersi da acconto.
Però quello che guadagna dovrebbe passarmelo per il probandato -
Buon Anno! Buon Anno! Buon Anno! e tante sante benedizioni!
Vostro aff.mo in G. Cr. e Maria SS.
Sac. Orione d. D. Pr.
Dite a don Gil che parta per Cassano, subito.