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[Espresso]


[Al M. rev.do signore

sig.r don Carlo Sterpi

in via Sette Sale, 22

Istituto Divin Salvatore Roma (2)]


         Anime e Anime !

         Tort., giovedì 23 / 2 1928


 Caro don Sterpi,


 Grazia e pace da n. Signore!

 1/ Ricevo v/ espresso del 22, e ho già consegnato l'accluso v/ biglietto a d. Santino.

 2/ Non capisco cosa vogliate dire con quel: «I) Sta bene per la domanda dei mutui»

forse la domanda al ministro per Ognissanti? Se è così sappiate che, oggi stesso,

mando copia a voi della domanda che ho mandato ai Mg.ri Cribellati e Albera,

oggi pure la accludo.

 3/ Vedete, in bel modo, di spingere avanti il progetto del santuario Guardia -

 3/ Scrivetemi agli Artigianelli - Venezia, - dove andrò stasera.

 4/ Va bene per l'assistente a don Bottazzi: lo manderò se lo chiederà -

In verità glie lo avevo già preparato, e buono; ,ma meglio così -

 5/ Sento dall' Da lettera dell'avv.to Littardi a don Gemelli,

apprendo che a fine mese giungerà il Conte Venerosi a Torino,

e che è il successore di Schiapparelli.

 6/ Quanto all'impresario di Milano, proposto dall'ing.r Chiappetta,

sono contentissimo che prenda la direzione del lavoro:

mi spiacerebbe venisse quando non ci fossi; gradirei il recapito suo di Milano.

 7/ L'ordinazione è il 3 marzo: a Sitientes pare non vi sarà ordinazione -

Ho fatto presente gli interstizî al can.co Perduca,

ma mi disse che non c'è difficoltà. Certo le difficoltà non le creerò io -

 Qui si fanno le pubblicazioni già, -

quindi dite a d. Perciballi di prepararsi per gli esami ad Ordines

e faccia subito gli Esercizî Spirituali.

 8/ Quanto al mutuo con l'Opera Pia S. Paolo,

fate quanto credete sia il migliore interesse della Congregazione:

siete a Roma in tre del consiglio, parlatene anche con don Risi e don Adaglio.

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 Sappiate che mio parere sarebbe di farlo, se appena vedete che c'è convenienza.

 9/ Devo ritardare a domani sera, venerdì, la mia partenza per Venezia.

 10/ Scrivo però colà per tranquillizzarli sul mio ritardo, -

intanto ho trovato da mettere a posto ad Alessandria almeno 20 di quei bambini di Lido,

che dovremo togliere di là. Forse una parte potranno stare agli Artigianelli, -

qualcuno a Villa Soranzo, e altri li rimetteremo - anche provvisoriamente

alle istituzioni di provenienza o ai parenti.

 11/ Quanto ad acquistare la tipografia di D. Sprega non mi so decidere:

ho dovuto dare jeri altre L. 500 a don Rota, e ne voleva altre 2000

 Ho dovuto dare L. 1000 a d. Capra di Alessandria,

L. 4000 e più d'interessi alla Giovannina Affre: ho altri interessi con la Giulia Almerini

la vecchia di San Remo, per L. 150.000 di capitale a fondo perduto, devo mandarli subito:

porto con me a Venezia L. 10.000, date che occorressero.

Dovrò tenermi pronto a comprare lettiere, materassi etc

per quelli di Lido, - io ho spogliata la casa di Alessandria

per portare qui tutto, lettiere e materassi, - ora devo pensarci.

Qua giunto ho dovuto pagare parecchio.

 Voi mi dite che ora a don Sprega occorrerebbero L. 5 o 6 mila,

ma perché non mi dite quanto è la spesa della tipografia? -

Non posso mica io dargli una risposta se non so che debito si fa.

E che cosa è che si compra? Abbiamo già tanto materiale tipografico!

Tutti smettono non solo tipografie, ma officine: non c'è danaro e non c'è lavoro!

 Scusatemi, caro don Sterpi, e la Madonna ci faccia santi! -

E poi, che ne faremo in Roma di una tipografia?

D. Sprega mi voleva far acquistare già una grande tipografia,

ma ringrazio Iddio di non aver fatto - O sono assolutamente buoni affari, o nulla.

È un buon amico d. Sprega, ma ora non possiamo.

 Mi interesserò a Venezia per Ettore, e parlerò a Raffinella.

 Risponderò a don Zanocchi.

 Quanto a Dionisio, prima sentirò don Gigi.

 Domani avrò ancora una giornata di forte lavoro, e poi vado a Venezia.

 Pregate sempre per me!

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 Tanti rispetti alla sig.ra Giuseppina e ad Albino -

 Conforto e benedico Voi d. Perciballi e i giovani.

 Tanti particolari saluti a d. Adaglio, e confidi nel Signore e nella Madonna.

 Vostro Aff.mo

           Sac. Orione


 Quel giovane che doveva andare a Novi, non andò; forse non avrà danaro

pel viaggio! Mandatelo a chiamare: Sentite bene