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+ [Roma, Sette Sale] Domenica 13 / X [192]9
Caro don Sterpi,
Grazia e pace da N. Signore Gesù Cristo!
I Ho ricevuto i v/ due espressi, le cambiali (che vi spedirò domani,
perché oggi non posso spedirle per raccomandata) e la lettera del padre di Jacovacci. -
Ve la rimando, e avvertitene subito il ragazzo; -
se è nostro, e intende non tradire la sua vocazione, ditegli che resista e faccia battaglia -
Vada a trovare per brevi giorni, se non può farne a meno; e poi, anche a piedi, ritorni.
Qui si vedrà chi è.
Aprite la lettera di Treja, e informatemi subito. Aprite sempre tutto! tutto!
Il can.co Soresina vorrei metterlo per confessore a Bandito,
e mettere don Santino direttore del Noviziato di Tortona,
e confessore del probandato in casa;
il ch.co Calegari è troppo poco davanti a Roma
E don Moncalieri, è venuto?
Oggi vado a Grottaferrata.
Mettete un po' in ordine la mia camera, - o almeno non ci entri nessuno
eccetto voi e il ch.co che vi dorme.
Andrò a Cortona, - non posso precisare il giorno.
Il ch.co Andriollo venga a Roma.
Con
chi è andato venuto il
Visitatore a visitare S. Bernardino e la Casa?
Visitò anche le suore a S. Bernardino? Egli è un Resurrezionista (Congr. Polacca)
ma è italiano: non lo conosco.
Il nostro Vescovo è tornato?
Il Visitatore vi ha chiesto se torno? o dove sono? Vi ha chiesto notizie dell'Opera?
Datemi ogni notizia.
Oggi aspetto Gismondi, dovrebbe partire posdomani.
Sono
qui i due probandi di S. Benedetto: vedrò di mandarli domani
o stasera.
Saluto, conforto e benedico voi e tutti in G. Cr. e Maria SS.
Aff.mo
Sac. Orione d. D. Pr.