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[Al M. Rev.do Don Carlo Sterpi
Superiore Casa Div. Provvidenza
(linea Milano-Genova) in Tortona]
+ Anime e Anime !
Venezia, il 29 Marzo 1930
Caro don Sterpi,
Grazia e pace da N. Signore!
I Sento vivo dolore per la morte di don Vincenzo Torti: pregherò per lui:
Iddio
l lo abbia nella sua
gloria!
II Ho risposto per espresso a D. Adaglio, che, potendolo,
vado a trovare sua mamma, - e poi a Roma.
Se il Conte avesse incaricato il colonnello Pisani, che già doveva recarsi a Cafarnao
per vedere se poteva conciliare le cose, bene, -
se no, certo non è il caso di aspettare il Conte sino alla fine di aprile.
Quindi egli potrebbe recarsi senz'altro, a Rafat, e così accontentiamo,
sia pure provvisoriamente, il Patriarca, come anche don Adaglio ha mostrato desiderio
Diversamente non saprei che possa farsi.
Ho scritto pure a don Adaglio che, pur con dispiacere, ma pel momento,
non possiamo assumere col Patriarca altri impegni, unicamente per mancanza di personale
Dall'insieme della lettera venuta da Torino si capisce
che qualche grosso ed urgente motivo deve avere obbligato il Conte a partire così d'urgenza:
dobbiamo metterci nei suoi panni, dal momento che questi casi capitano anche a noi.
Io ricevo proprio ora una lettera dal Conte stesso, con data da Torino, 27,
ma timbrata da Roma: dice, pressappoco, le cose stesse della lettera da Torino,
scusandosi «che deve partire oggi stesso per l'Egitto etc.», spiacentissimo.
Mi dice poi che non sa se gli sarà possibile «vedere oggi stesso S. E. Lago
per interessarlo a favore di Panelli Pio; «ma, se non lo vedessi, potrebbe, se crede,
interessarlo ella stessa. So che S. Eccellenza Lago in questi giorni desiderava parlarle
e chiese al colonnello Pisani di procurargli un abboccamento con lei»
Ora io vedrò certo il Governatore Lago, ma, come scrissi a don Adaglio,
non posso recarmi subito a Roma.
Quanto al viaggio del Panelli, dice di avvertire l'ufficio di Torino o di Roma
che gli procureranno il passaggio gratuito come si fa coi Missionari.
Questo riferite sia a D. Adaglio che a Pio.
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III Tutti i sacerdoti della Casa di Padova e don Pensa hanno dato voto favorevole
pel suddiaconato di Cerruti, - quindi egli che già ha cominciato gli Esercizî,
sarà a Tortona entro domani, domenica 30 corr.
IV Ho ricevuto le v/ lettere -
V Al parroco di Floridia ho scritto da Genova giovedì mattino,
quindi oggi, al più, avrà la lettera
VI Sino a nuovo ordine, spedite le lettere sempre agli Artigianelli
VII Il nuovo presidente della Congr. di Carità si è rivolto ai Salesiani pel Manin,
lo seppi dal Patriarca, che vidi a lungo jeri. Egli dice che i Salesiani diranno di no;
io so che, per altri due anni, non accettano né aprono loro proprî nuovi Istituti. Vedremo.
VIII Dicono che nessun Istituto della Congregazione di Carità costa tanto
quanto il Manin.
Don Pensa e poi anche il Patriarca avrebbero voluto che mi facessi vivo
presso il nuovo presidente: a questo punto, non lo credo conveniente.
Ora dovranno, in caso, cercarmi loro: ho detto a don Pensa che prepari una relazione
che si stamperà e diffonderà sul nostro operato: se si dovrà trattare,
o le condizioni saranno tali da soddisfarci o ci ritireremo, - il che sarà più facile.
Ora che so che hanno ricorso ai Salesiani,
capirete che devo assumere una posizione morale un po' più sostenuta e decisa.
IX Bisogna chiamare don Pollarolo a fare il resto degli Esercizî a Tortona,
se no è meglio non ordinarlo. So che dico.
X Vedete che facciano gli Esercizî bene
XI Mi farete sapere come ora sta don Adaglio, e che decide.
XII Ho scritto al Vescovo di Tortona, che non potei vedere più dall'arrivo da Roma;
sarà bene che don Adaglio gli faccia visita.
XIII Sono lieto delle notizie che mi date di S. Bernardino. Deo gratias!
Ricevete i saluti di tutti, e fate pregare secondo mie intenzioni
La SS. Vergine ci conforti e benedica tutti -
Aff.mo v/
Sac. Luigi Orione della Div. Provv.za
P. S. Buone notizie da don De Paoli
Anche ho lunga lettera e relazione da D. Montagna, buone cose Deo gratias!
[sulla busta]
Giungerà tosto Pollarolo, che venne provvisoriamente sostituito da Ottavi