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 +       [Roma, Sette Sale] il 4 Maggio 1931  A. IX


 Caro don Sterpi,


 Grazia e pace da N. Signore!

 1/ Viene don Nunzio, che si fermerà a Tortona,

e al quale otterrete la facoltà di confessare e predicare; desidera di lavorare nel ministero

e farà bene.

 2/ Egli vi porta, firmata, la cambiale di L. 85.000 per Venezia.

 3/  Ho ricevuto il vostro espresso, dopo che già vi avevo spedito il telegramma urgente,

del quale fino alle 23 di stanotte non ebbi risposta.

 4/ Io giungerò a Genova sabato mattino, ed entro sabato sarò a Tortona;

così vedrò le suore partenti e darò loro lettere

 5/ Voi, valendovi e delle L. 17 mila inviate da don Zanocchi

e delle L. 30.000, ritirate ultimamente a Genova, - pagate loro i viaggi, che io vi rifonderò;

sarà, certo, una somma che andrà sotto le 40 mila lire, - forse anche di più

sappiatevi regolare, e provvedervi a tempo il denaro occorrente.

 6/ Io qui non ho danaro, eccetto qualche centinajo di lire,

neanche sufficienti da per dare alle suore per le occorrenze durante il viaggio

 7/ Però don Remo mi ha promesso L. 10.00, che andrò a prendere a giorni.

Dio ci ajuterà.

 8/ Io sto benissimo, - fu cosa momentanea.

 9/ Jeri sera abbiamo avuto qui il Card. Segura Primate di Spagna;

parlò ai chierici e ci benedisse, - visitò la Casa, è ancora giovane, ma molto pio, -

parlò in latino, benissimo; fu una vera benedizione per la Congregazione.

 Mando uno di questi chierici al noviziato -

 Saluto, conforto e benedico in G. Cr. e Maria SS.

 Aff.mo


           Sac. Orione


 P. S. - Sono tanto contento che i malati migliorino mi rincresce per Callegari,

ma lo prevedevo