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[Roma, Sette Sale] 8 Maggio 1931
Madonna di Pompei
Anime e Anime !
Caro don Sterpi,
Grazia e pace da N. Signore!
Vi mando L. 4000 in due assegni da L. 2000 cadauno; e l'ho scritto stamattina
che mi sarei rivolto ancora a don Fiori, don Risi e don Orlandi;
ma don Risi non m'ha voluto dare nulla; -
dopo più d'un mese che sono qui, non mi diede che L. 2000; è poco,
se si pensa che teniamo colà 8 sacerdoti, ma si mangia e beve troppo bene ad Ognissanti!
Può darsi mi dia qualche cosa prima di partire,
ma ho oggi perduto là 3 ore di tempo, ed è avvilente! lui forse non se n'accorge,
ma io ci soffro tanto, più di qualunque altra cosa: sia per i miei peccati!
Tengo ancora sei mila lire, per non venire a casa senza un soldo;
qui poi dovrò pur lasciare qualche cosa; -
finora ci ho dato 7 mila lire (mille gliele diedi l'altro jeri),
ma ne trovai più di 11 mila di debiti un mese fa, quando sono giunto; -
quindi un due o tre mila dovrò lasciarcele. La Madonna SS. ci ajuti!
Oggi ho cantato la Messa da morto per Zambon, povero figlio!
E i nostri malati?
Se partissi non domani sera, ma domenica, vi telegraferei -
Saluto conforto e benedico voi e tutti in G. Cr. e Maria SS.
Aff.mo vostro
Sac. Orione d. D. P.
Assegni circolari a me intestati a voi girati
Credito Italiano n. V. 459933 e n. V. 459934 - data 8 maggio