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Non riletta
+ [Roma, Sette Sale] 14 Nov.bre 1932 A. XI
mattino
Caro don Sterpi,
I Grazia e pace da N. Signore!
II Sono giunti jeri i 5 chierici; oggi saranno presentati al seminario.
III Ho bisogno che mi mandiate una serie delle cartoline di Villa Eremo e anche due;
le troverete (se voi non ne aveste), nella valigia, in mia camera.
C'è qui un sacerdote ex benedettino, quello con la barbetta e col bastoncello
che
passò da Tortona; i benedettini di S. Paolo lo de
metterebbero a Villa Eremo:
ho chiesto L. 20 al giorno.
IV
Ho scr risposto a Mg.r
Vescovo di Acqui, chiedendo L. 450 al mese
per Villa Eremo, e, se non può, gli ho detto che lo metterò a Tortona presso il Santuario, -
mi dia quello che può - Il Vescovo mi risponderà a Tortona, - così sapete regolarvi -
V Gli Esercizî a S. Oreste (dove fui) cominciano mercoledì.
VI L'affare Beccaria si spera sfumerà per effetto dell'amnistia - preghiamo.
VII Molto in pena per lo stato di Cremaschi e di Signorio; - qui preghiamo.
VIII Manderò la lettera di Pellicciotti a don Orlandi,
e vedrò se può darmi ancora qualche cosa, - e lo manderò tosto.
Ma, fino a che io sarò preoccupato pel materiale,
non so quanto potrò attendere alla Congregazione; né si deve aspettare
che io provveda pel noviziato, per Montebello, per le Sette Sale, per Tortona. Vi pare?
Tuttavia preghiamo con fede.
IX Non ho presente chi sia il Chiggiato;
però avverto che, da qualche tempo, ci sono troppi lapsi del genere.
X I chierici venuti non hanno portato nulla;
occorre fede di nascita e almeno i voti ottenuti in 5ª ginn.le, ma subito
È vero che saranno sottoposti ad una prova di esame, ma potevano forse cavarsela -
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Saluto, conforto e benedico voi e tutti -
Aff.mo in G. Cr. e Maria SS.
Sac. L. Orione O. D. P.
E i due malati provenienti da Montebello?