V017T124 V017P185



Copia quasi conforme

di espresso raccomandato

inviato al sig.r P. P.


        [Roma, Sette Sale] 4 Marzo 1933

        ore 12


 Mio distinto benefattore e amico, [Paolo Pedevilla]


 La pace del Signore sia con noi!

 Ricevo lettera che mi informa circa la nota pratica.

La persona incaricata, che abita in Alessandria ed è una signora di fiducia

riferisce che furono da essa il liquidatore di Milano (quello dei creditori) e il rag.re F.,

dei Torriglia.

 Le hanno chiesto L. 140.000 essa ne ha offerte 90.000 come eravamo d'accordo.

Essi hanno detto che hanno un'offerta di L. 115.000, della Banca Commerciale,

che ci metterebbe acquista per terzi i quali ci metterebbero una Casa di divertimento,

e c'è anche una signora, che avrebbe offerto già 90.000 lire,

e darebbe forse qualche cosetta in più. Martedì andrebbero a prendere la risposta.

 La persona incaricata da me ha ricevuto l'impressione

di poterla avere per L. 120.000 = di meno, no.

 Per lunedì S. Marziano, essa avrebbe bisogno di sapere come deve regolarsi.

 Io scrivo per espresso a don Sterpi che venga da lei, entro domenica:

io qui prego e fo' pregare, e lei ci pensi bene: -

veda che poi ci sarà anche bisogno del denaro per fare l'atto di trapasso.

Come acquisto di convenienza non c'è, - c'è, invece, se si tratta di fare un'opera buona un sé

e poi di salvare il Castello e il tempio votivo; e impedire che, oltre al male morale

che già con quei divertimenti e balli notturni si fa a Tortona al popolo,

proprio sul Castello, - si pianti una bisca e casinò e o peggio pel ceto professionale e civile.

 Mi pare di averle già scritto che il terreno non è quel quantitativo che lei credeva.

 Don Sterpi è al corrente di tutto, ed è persona segreta e fidatissima: -

egli riferirà alla persona come deve regolarsi.