V017T126 V017P187
[Espresso]
[Al M. Rev.do Don Carlo Sterpi
Superiore Casa Divina Provvidenza
(pr. Alessandria) Tortona]
+ [Roma, Sette Sale] 10 Maggio 1933
Caro don Sterpi,
La grazia del Signore sia sempre con noi!
Oggi vi ho telegrafato di non fare le pubblicazioni ad Ordines
di nessun chierico Polacco, perché ho deciso di non dare né tonsura né ordini
ad alcuno di essi, per ora.
Vediamo che cosa succede: meglio vadano via da chierici che disertino da sacerdoti:
- chi avrà attaccamento alla Congregazione, resterà e si formerà meglio.
La Congregazione ha una buona ragione, che sarà capita anche da essi,
(se hanno buono spirito), per soprassedere
E, occorrendo, si parli chiaro, pure confortandoli. -
Per
quegli altri tre segnati,
si facciano pure le pubblicazioni: tre suddiaconi e gli altri pochi.
Jeri ho incontrato Mg.r Costantini, e gli ho detto che sareste andato voi;
siccome parecchi giorni è via, così siamo rimasti che vi scriverà lui per dirvi quando c'è.
Vedo che il consolidato è 88; mi pare si potrebbe venderne un poco:
è un momento buono, - siamo sotto la impressione e l'effetto del patto a quattro.
Pensateci un po', e sempre scrivetemi a Reggio, fino a nuovo ordine
Noi ne abbiamo troppo tutto di quel tipo.
Parto alle 17 per essere a Reggio domattina alle 8.30
Ho visto il Prof.r Moretti, sua madre e sua moglie.
Siccome è stato espropriato il giardino Corvisieri, così ancora si agitano contro di noi:
Corvisieri è stato servito bene, incidit in foveam quam fecit!
Oggi ho visto don Orlandi, D. Risi, don Adaglio, don Ferretti e qui don Parodi, -
si parlò delle ordinazioni e sono tutti del parere di sospenderle per i polacchi -
Conforto e benedico tutti.
Pregate per me la Madonna
Sac. Orione d. D. Pr.
Mi è capitato qui l'Ing.r Marengo, che ora ritorna: oggi fa il giubileo -