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+ [Roma, Sette Sale] 19 / V - [1]933
mattino venerdì
Caro don Sterpi,
La grazia di N. Signore sia sempre con noi!
I Abbiamo pregato pel caro Signorio, e continueremo a pregare
e ad applicargli Sante Messe. Ci aiuterà dal Paradiso!
Non me l'aspettavo così presto, benché lo abbia visto molto giù,
come vi feci rilevare -
II Va bene per le ordinazioni, - fate le pubblicazioni subito pei tre sacerdoti.
III Sono contento del pellegrinaggio dei fanciulli:
spero non sia capitato nessun incidente spiacevole -
IV Quanto a don Pensa, non saprei chi mandargli - io quasi non conosco più nessuno;
se fosse un sacerdote sarebbe meglio.
Però bisogna che la finiscano di essere confessori e cappellani di monache,
assolutamente
A Venezia, su questo, si è fuori di strada.
V Oggi ci fu qui Giuseppe Ravano con uno dei suoi Avvocati di Genova;
forse lunedì o martedì dovrò venire a Genova - Vi telegraferò
VI Jeri ho celebrato ad Ognissanti a tutti i ragazzi nostri di S. Filippo,
colonia Monte Mario, Anzio e S. Oreste, che vennero a prendere il Giubileo
e poi andarono dal S. Padre. - Io non ho creduto di andare, andrò poi con i chierici,
piacendo a Dio.
VII Non ho ancora scritto a Milano, - lo farò, - proprio non ho avuto tempo
Non ricordo altro, per ora - O, meglio, sì, ecco:
Vedete di chiamare tutti gli assistenti e parlate loro chiaro e forte.
Fu
un vero caso quant di
venire a sapere quanto quei tre hanno fatto.
L'ambiente non religioso e freddo, fa troppo sentire che ci deve essere dell'altro.
Noi siamo sempre un po' qua e un po' là, -
e la Casa non trova negli assistenti la vigilanza e l'aiuto necessario.
Vedete un po'!
Qui tutti bene -
Saluto in Gesù Cr. e Maria SS.
Vostro aff.mo
Sac. L. Orione d. Div. Provv.