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 +       [Roma, Sette Sale] 22 Maggio 1933

        lunedì ore 12


 Caro D. Sterpi,


 Grazia e pace da N. Signore!

 Ricevo vostra del 20 corr. con le accluse.

 Vi ho telegrafato che domattina sarò Genova, a sera a Tortona -

 Ho visto le lettere accluse alla vostra

 Oggi spedisco alle suore Carmelitane -

 Toso, al ritorno, a Villa Eremo -

Vivamente desidero si affretti la sistemazione di Villa Eremo.

Datevi attorno: il denaro c'è: bisogna fare presto.

Al mio ritorno Fatevi dare L. 6000 dalle suore di San Bernardino

e mandatele alla sig.ra di Magreta.

 Anch'io direi di mandarle Bianchi, ma che non vada là a farmi ancora dei pasticci:

pasticci là, pasticci un po' a Milano: deve stare strettamente alle direttive:

egli è nostra persona di fiducia, ma deve saperla mantenere.

Non andare a Genova a far cantare il Te Deum e a crearmi diffidenze e sospetti

di storno di denaro e proprio in quei momenti!

 Mando le bozze del bollettino [della] Guardia; mercoledì d farò il resto;

fate comporre le offerte

 Prendete ogni provvedimento necessario per Montebello, e non ci si dorma su.

 Porto i disegni dell'edificio di via Appia, - da mandarsi poi subito giù.

È preventivato 2.700.000 lire. C'è sì da pregare!

 Arrivederci, dunque, domani sera - E la Madonna ci assista -

 Sabato fui al Soratte, ed ho vestito l'ungherese Emerico: fra Paolo

 Saluto, conforto e benedico voi e tutti!

 Aff.mo in G. Cr.


         Sac.te L. Orione  d. D. Pr.


 Venendo, vedremo chi mandare in America dei sacerdoti -

Intanto, pensateci un po'!