V017T128 V017P189
+ [Roma, Sette Sale] 22 Maggio 1933
lunedì ore 12
Caro D. Sterpi,
Grazia e pace da N. Signore!
Ricevo vostra del 20 corr. con le accluse.
Vi ho telegrafato che domattina sarò Genova, a sera a Tortona -
Ho visto le lettere accluse alla vostra
Oggi spedisco alle suore Carmelitane -
Toso, al ritorno, a Villa Eremo -
Vivamente desidero si affretti la sistemazione di Villa Eremo.
Datevi attorno: il denaro c'è: bisogna fare presto.
Al
mio ritorno Fatevi dare L. 6000 dalle suore di
San Bernardino
e mandatele alla sig.ra di Magreta.
Anch'io direi di mandarle Bianchi, ma che non vada là a farmi ancora dei pasticci:
pasticci là, pasticci un po' a Milano: deve stare strettamente alle direttive:
egli è nostra persona di fiducia, ma deve saperla mantenere.
Non andare a Genova a far cantare il Te Deum e a crearmi diffidenze e sospetti
di storno di denaro e proprio in quei momenti!
Mando le bozze del bollettino [della]
Guardia; mercoledì d farò
il resto;
fate comporre le offerte
Prendete ogni provvedimento necessario per Montebello, e non ci si dorma su.
Porto i disegni dell'edificio di via Appia, - da mandarsi poi subito giù.
È preventivato 2.700.000 lire. C'è sì da pregare!
Arrivederci, dunque, domani sera - E la Madonna ci assista -
Sabato fui al Soratte, ed ho vestito l'ungherese Emerico: fra Paolo
Saluto, conforto e benedico voi e tutti!
Aff.mo in G. Cr.
Sac.te L. Orione d. D. Pr.
Venendo, vedremo chi mandare in America dei sacerdoti -
Intanto, pensateci un po'!