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[+] Tortona, 9 Giugno [1]933
Caro D. Sterpi,
Capisco le vostre difficoltà pei pagamenti, e non ho alcuna difficoltà di darvi,
come è mio dovere e desiderio, tutto l'aiuto possibile.
Però del denaro che la Div. Provvidenza ha posto nelle mie mani
devo anch'io fare dei conti, tanto più che, in gran parte, è denaro vincolato a fini speciali
o
già per obblighi cui e
impegni cui dovrò far fronte.
Così quello che ho della sig.ra Queirolo per l'atto di Paverano,
poi le L. 100.000 per le Carmelitane di Milano,
tutto
il denaro che bisognerà sborsare per
all'atto per Varallo,
L. 100.000 per Roma, la restituzione alla sig.na che diede il prestito per Sanremo, -
sapete che voglio anche liberarmi delle L. 100.000 avute da Bobbio, e altro,
quindi ritengo necessario sapere, per potermi regolare, e non trovarmi male,
quanta è la disponibilità che avete voi, e anche per decidere su varie cose, -
e non lo potrei fare se non so quanto c'è.
Così per la lavanderia e il forno di Paverano, pei lavori di Sanremo, del Dante,
di S. Sebastiano Curone e della Villetta e altro.
Se le suore acquistano, (e ho detto jeri che dicessero che daranno subito L. 100.000), -
esse avranno bisogno di un aiuto da noi di L. 30.000 per arrivarci.
Poi c'è Alessandria e altro.
Vedete che ora gli aiuti mi vengono meno, -
e delle L.100.000 che sono in mano alla Gambaro, è la riserva che tengo là
per i tre primi mesi di vittuaria per Paverano e altre spese - altro a Genova non c'è
Pei ciechi è ancora un interrogativo -
Pensate a quanto ho dato e do per questa e per altre Case, -
anch'io ho toccato i fondi e anche jeri ho prelevato denaro -