V017T143 V017P208
[Espresso]
[Al Rev.do Signore
Sig.r Don Carlo Sterpi
Superiore Casa Divina Provvidenza
(prov. Alessandria) in Tortona]
+ [Roma, Sette Sale] 22 / 9 - [19]33
mattino
Caro don Sterpi,
Il Signore sia sempre con noi!
Rispondo alla vostra ultima del 20 corr. Metto dei punti fermi.
A/ A Paverano non avremo più di 400 ricoverate, più 60 suore e 10 uomini,
sacerdote compreso. Calcoliamo dunque per 500 (per ora)
Più, con le altre Case, abbiamo almeno altri 400 ricoverati, e 50 suore.
Calcoliamo 1000 persone.
È necessaria, di prima necessità, una lavanderia ed essiccatoio.
Bisogna dunque provvedere, al più presto.
B/ Non potendo fabbricare, per più ragioni, - aggiustate quel portico che c'è,
o aggiustatevi in qualche altro modo, (se altro modo salta fuori).
C/ E non abbiate scrupoli, pel lavoro, di servirvi dei nostri più che si può
(scegliendo i più sicuri, aiutandoli, confortandoli con visite frequenti; ma bisogna fare!
Anche ci sia ancora l'ambiente che ora c'è: bisogna fare subito.
Con la minore spesa possibile, ma bisogna fare!
D/ Stamattina ho potuto vedere qui e parlare con la Maria Gambaro; -
mi daranno quel titolo lasciato dal loro padre: è l'ultima riserva che abbiamo
di sicuro a Genova. Così servirà per le provviste e un po' per la lavanderia.
Su questo denaro ci si può fare assegnamento.
E/ Però ora tutta Genova è invitata ad aiutare il Cardinale
pel nuovo seminario del Chiappeto; la somma pubblicamente è preventivata per 8.000.000;
più Sua Eminenza mi disse che gli urge fare 7 parrocchie; e, in qualche modo,
mi fece capire di non disturbarlo nella raccolta dei fondi;
anzi di aiutarlo presso le famiglie e nostri benefattori: avremo le mani tagliate.
F/ So che alcuni nostri benefattori hanno già dato uno 50.000, altri 20.000,
altri, senza che si pubblicasse, 100.000 (il Generale)
È un brutto momento per Genova: ciò che abbiamo avuto, abbiamo avuto!
Tuttavia la Divina Provvidenza non ci abbandonerà, se La pregheremo con umile
e piena fede. La Madonna non guarderà ai nostri demeriti, ma ai nostri poveri!
V017P209
G/
Togliete da Castagna il mutilato, e sia p
messo subito agli Angeli;
se non vuole andare, ditegli che è un provvedi mento provvisorio, d'ordine mio.
Se non volesse andare, venga licenziato, sino al mio arrivo. -
Se egli implorasse l'appoggio di Gambaro o di Ravano, rispondete a questi benefattori
che D. Orione è stato obbligato a tale trasferimento per ragioni che (ha scritto)
hanno del delicato - E vedrete che desisteranno -
H/ Non mi dà il cuore di rimandare a Venezia i chierici già malati;
e, se potrò, non ci manderò neanche i sani (quelli che vi frequentavano il seminario)
Vadano a Venezia per ora solo quelli che devono riparare gli esami;
poi, se potrò; li porterò a Roma o altrove.
Quelli che vennero da Venezia ammalati, non si potrebbe mandarli a Quezzi?
qualcuno a Sanremo? qualcuno a Spezia? Qualcuno alla colonia agricola di Monte Mario?
Dove andrebbero a Venezia? Al Manin, no. Agli Artigianelli, no. Al Lido?
E in mano di chi sono?
I/
Comunque, p Per
Ortonovo bisognerà bene mandare uno che faccia cucina!
Non si può rovinare gli stomachi.
L/ Ora dobbiamo puntare tutti i nostri sforzi sulla pronta sistemazione di Paverano:
c'è troppa aspettativa!
La superiora giungerà a Genova domenica; sono stato a S. Oreste,
ma ho l’impressione che essa abbia capito poco, poco, poco. Infatti,
da una lettera di Sciaccaluga di stamattina, sento che le suore nostre vanno a Paverano
solo due o tre per giorno. Io intendevo che essa ne avesse mandato 10 o 12 capi servizio:
una in cucina, una in guardaroba, una o due dove sono le malate etc -
Insisterò su questo,- e bisogna che essa si fermi a Genova,
non faccia a Tortona che una qualche corsa, ma pensi a Paverano.
Dobbiamo fare tutto con personale nostro, non avere estranei né spie in casa.
Da sacerdoti e altre persone che furono qui pel pellegrinaggio genovese
(comm.r Dufour, comm.r Delle Piane, Maria Gambaro, Prevosto di S. Stefano etc) -
ho saputo che a Genova molto si aspettano per Paverano.
Ricevo la vostra del 21 corr.: - ricevete i voti di quelli ai quali scadono il 24 corr.,
però, se tra di essi vi fosse qualcuno di quei 4 o 5 che,
l'ultimo giorno di mia permanenza a Tortona, rubarono le pesche dalla tavola dei superiori,
quelle portate dal can.co D. Perduca, e che avevo destinato alla camera di D. Sparpaglione,
non siano ammessi ai voti.
C'era Bevilacqua poi quello dalla testa grossa, alto, che s'intende di uccelli
e due o tre altri. Sono atti indegni di religiosi, e mi hanno fatto tanto male!
Da parte nostra non desidero che noi sollecitiamo il tempo
della consegna di Paverano, - più tardano e meglio è per noi. perché non saremmo pronti.
Bisogna mettere i capi servizio.
V017P210
Desidero
sapere se avete domande per vocazioni, e che
prego che alcuni
vi
siano addetti, e vi diano
alle accettazioni si dia corso sollecitamente
Mi pare avervi detto tutto il principale.
Berlingeri non è a Roma, - io ne ignoro l'indirizzo di Genova,
forse lo saprà la superiora, abitano a corso XX Settembre.
Il ch.co Rossi fu tolto da S. Oreste
Dite a don Perduca che, per ora, non si comprometta a dar denaro alla Zunino:
abbia pazienza! Quando sarò tornato, se ne parlerà.
Così, per ora non è possibile che dia l'abito da chierico a Rino Mocali,
che fu già professo dai francescani.
Se appena potrò, andrò dal Sommariva a Croce o a Genova.
Quanto al far incontrare il nostro personale medico col direttore attuale di Paverano,
direi di aspettare; prima vediamo quale genere di ricoverate ci lasciano,
se quelle che sempre sono a letto o quelle in piedi
Saluto, conforto e benedico in G. Cr. e Maria SS.
Aff.mo vostro
Sac. L. Orione d. D. P.