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[Roma - Sette Sale] 4 luglio 1934
+ Anime e Anime !
Caro d. Sterpi,
Il Signore sia sempre con noi!
I Ricevo v/ espresso del 3 corr.
II Dispongo subito che don Camilloni vada a Venezia e si presenti a don Gigi;
quando sarò a Tortona, parleremo del resto -
III Dacché la nota risposta tarderà, domani sera parto:
mi fermo venerdì a Genova, e sono a sera a Tortona.
IV Qui l'ambiente è favorevole, ma prevedo che non avremo tutto, -
penso destineranno le rendite per altro.
V Come fa Guido a provarci che le scorte e i raccolti sono i suoi?
Ci metterà poi in lite con gli altri?
VI Sto provvedendo i predicatori per gli Esercizî dei sacerdoti,
da farsi a Montebello -
VII Vi chiamerò anche dalla Polonia don Biagio e Demrik nonché Noviski.
VIII
La morte di don Cei metterà a galla
renderà di attualità
il concorso di San Michele, - per cui malgrado il nostro silenzio,
si verrà a sapere che si è ricorso.
IX Sono stato dal Card. Lega Vescovo di Frascati -
non intendendo di lasciare la parrocchia di S. Giuseppe alla Congregazione,
perché non gli risulta che gli sia stata conferita con alcun atto pontificio, -
e avendo ora preti del suo seminario da sistemare, - noi ci togliamo da Squarciarelli.
Egli ci lascierà una buona attestazione, e credo la vorrà inserire nel bollettino Diocesano -
Ci siamo lasciati bene; ma questo ci dice come si è trattati:
quando c'era da far la fame, eravamo noi: ora che la parrocchia
è riconosciuta dal Governo etc. andatevene! Dio sia benedetto !
Però, anche don Giuseppe ci ha la sua parte! Sia tutto per l'amore di Dio.
Ho scritto in Norvegia e, facilmente, apriremo una casa in Norvegia.
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X Non ho proprio danaro da mandare a Varallo:
qui non ho ricevuto un centesimo né da Risi né da Orlandi né da Fiori, -
e le pie donne non mi hanno dato un soldo -
Mandate voi a Varallo subito quello che credete, ed io vi rifarò, e così a San Remo,
se non l'avete ancora fatto, - ed io vi rifarò.
Saluto, conforto e benedico voi e tutti in G. Cr. e Maria SS.
Aff.mo vostro
Sac. Orione d. D. Pr.