V018T028 V018P035
[Italia]
[Al m. rev.do don Carlo Sterpi
Superiore Casa Div. Provvidenza
(prov. Alessandria) in Tortona]
+ Iglesia
de N. Sn.ra del de
la Guardia
en Victoria - F. C. C. A.
24 dicembre 1934
Caro don Sterpi,
È la vigilia di Natale: la pace di Gesù sia sempre con noi! -
A mezzanotte dirò la messa qui, alle 8 a Calle Victoria 2084 in Bs. Aires
e alle 10 di domani alla casa di noviziato delle suore a La Floresta pure in Buenos Aires.
Pregherò tanto per voi e per tutti, sicuro che pregherete per me.
Oggi ho ricevuto la v/ lettera del 24 / 11, di un mese fa.
Rispondo a quei punti cui ancora non avessi risposto.
I Se la decisione per S. Michele venisse sfavorevole,
sentite subito padre Cappello e Boggiano, e poi - se essi sono del parere, -
appellate alla Plenaria; il ricorso in appello ve lo fate stendere da Boggiano
e lo fate vedere prima a p. Cappello.
II Da parte mia vi do il permesso e anche il consiglio
di
andare dal Card. Paccelli
Pacelli;
sarei contento che, prima, vedeste p. Restrepo S. J. professore alla Gregoriana, -
per sentirlo se ha presentato al Card. quella copia e se gli parve che sua Eminenza
fosse disposto a dire una parola. Andate fidente in Domino.
III Della morale dei tre mandati a S. Oreste ho i miei timori:
bisogna vigilare, avvertire don Gismondi e don Fiori.
IV Togliete i soldi da certe mani, e unificate l'economia di S. Filippo, Anzio,
Colonia, S. Oreste, Ognissanti e Sette Sale: - voi sapete cosa ne penso.
V Anche Giuseppe il portinaio d'Ognissanti e Carlo
bisogna sostituirli e levarli, appena appena potrete.
VI Scriverò parole di conforto a Possenti;
la sorella che gli è morta era il sostegno della casa.
VII Don Pensa non mi ha messo al corrente né di Venezia né della Polonia.
VIII Non fate altri sacrifici di sacerdoti per le suore bianche di Venezia -
non sostituite don Pensa. - Se non lo vogliono, se ne cerchino un altro.
IX Anche da Mestre non ho notizie -
X Dite alla Queirolo che non ho difficoltà di mandare suor Eustella a S. Remo;
la avevo tenuta a Genova e alquanto libera da impegni
perché potesse fare un po' di compagnia alla signora.
Tutto questo ditelo ad litteram, - per motivi che so io.
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XI E Pasqualone come sta? povero Pasqualone! Salutamelo tanto, se vive.
XII Io non so che aiuto vi potrò dare, eccetto che pregare: vedrò, pregate.
XIII Per d. Greppi inoltrate pure domanda, - ma che lui non lo sappia;
ché, se poi fosse negativa, si abbatte molto.
XIV Vi riferirò circa la zia della Franceschelli.
XV Ho pianto sullo scritto di Scoccia: Iddio lo ricompensi!
XVI Per Pietro Nicola vedrò bene e poi vi riferirò; -
vedete però che qui il Nicola ha fatto grandi imbrogli; - anche là state attenti.
XVII Finisco per andare a confessare.
Buon Natale! Benedico voi e tutti in G. Cr. e Maria SS.
Aff.mo vostro
Sac. L. Orione d. D. P.