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 +        Iglesia de N. S. de la Guardia

         en Victoria - F. C. C. A.

         Argentina 26 dicembre 1934


 Caro don Sterpi,


 Il Signore sia sempre con noi!

 I Vi mando copia del noto ricorso;

e vi unisco copia della lettera inviata per avion all'emint.mo Card. Serafini. -

Voi già avrete ricevuto copia di quella a Mg.r Bruno, pure inviatagli per avion.

 E sia fatta la volontà di Dio!

 Sarà bene di questo nostro ricorso tenerne pronte alcune copie,

ma ben corrette, che potrebbero forse, occorrere, se ci sarà da appellare alla plenaria.

 II Mi informerete come è andata la causa a Venezia, -

non nascondetemi niente, - grazie a Dio, sto molto meglio, e ci vedo un vero aiuto di Dio.

 III Desidero sapere se tra i motivi accennati, ma non dichiarati per cui,

(oltre quanto io vi avevo scritto), non avete creduto di fare il presepio,

vi è anche una proibizione da Genova.

 IV Vi ringrazio tanto del lungo telegramma vostro natalizio da Genova,

che mi giunse a tavola proprio jeri a pranzo.

Non era il caso di spendere tutto quel danaro, anche date le vostre strettezze,

ma mi ha fatto bene ed ha fatto piacere a tutti - Deo gratias!

Ricambiamo di cuore e pregando per voi tutti. Benedico tutti in Gesù Cristo.

 V Gradirei sapere dove è andata a finire quella mia lettera a Mg.r Grassi, -

che giunse quando già era morto; l'ho chiesto già al can.co Perduca.

 VI Il ch.co Ravaglia mi scrisse una bella lettera

e, inviandomi tre fotografie, chiede le firmi e rimandi: ve le accludo.

Quanto a suo papà, per ora, nulla ancora, - speriamo bene!

 VII Vi ringrazio di quanto avete fatto per mio fratello, ma pazienza! -

Se non vuole venire, lasciate, - io so come è. Ha risposto alla mia lettera,

ma non dice nulla di venire; si vede che non ne ha voglia.

 VIII Sul «Popolo» del 22 nov.bre, c'è in I pagina un appello pel tempio

votivo, dove si dice che «i mezzi si accumulano».

Questo fa pensare che Mg.r Grassi ha avrà lasciato al successore da fare il tempio. -

Non risulta che abbia fatto nulla per l'ospedale, per i poveri, pei seminarî?

Nella rivista diocesana di nov.bre, che ho ricevuto, e ve ne ringrazio,

non si dice nulla di lasciti, eccetto quanto avete segnato, la casa Marchese.

E così ho veduto che nella cronaca dei funerali,

ne verbum quidem della presenza di Mg.r Albera e Mg.r Cribellati:

sono stati messi in castigo, dopo il lungo viaggio fatto?

O hanno punito loro per punire noi? Eh poveretti!

Si vede che il can.co Perduca non deve aver visto le bozze, e nulla meraviglia più.

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 IX E la mia lettera al capitolo, sapete se fu letta in capitolo?

Il dubbio l'ho avuto sin da quando la spedî,

onde vi ho scritto di pubblicarla sulla Piccola Opera, come avete fatto!

Il mio dubbio ha base sul passato:

quando si trattò dei festeggiamenti da farsi al Vescovo per le sue nozze d'oro,

io ho scritto all'arcidiacono Ferlosio una lettera da darne comunicazione al capitolo

perché diretta al capitolo, e non fu letta, ma la videro solo due o tre.

Roba dell'altro mondo, se non fosse capitato a Tortona, che è in questo. -

Ma per andare in Paradiso ci vuole anche questo, e allora benediciamo il Signore!

 X Qui ci prepariamo ai santi Esercizî, che faremo alla nuova casa di Lanus,

e subito dopo ci si aprirà il noviziato Lanus è un sobborgo di Buenos Aires,

più vicino che Victoria Pregate per noi.

 Saluto, conforto e benedico Voi tutti in Gesù Cr. e Maria SS.

 Aff.mo vostro


         Sac. L. Orione  d. D. P.


Jeri, Natale, qui avevamo più di 35 gradi sopra zero, - quasi 36.

 Vedo ora che è firmato Cottolengo, ma ci siete voi e tutti.

            



[Pagina V018P039 è libera e trasferita alle pp. 93-94]