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[Italia]


[Al m. rev.do

don Carlo Sterpi

Superiore Casa Divina Provvidenza

(prov. Alessandria) in Tortona]


         Iglesia de N. S. de la Guardia

         en Victoria - F. C. C. A.

         Argentina 29 dic.bre 1934


 Caro don Sterpi,


 Il Signore sia sempre con noi! -

 I Ho ricevuto stamattina la v/ lettera del 19 corr., da Tortona -

Quanto vi ringrazio tutti delle preghiere fatte per me e per questi nel S. Natale?

Sì, io sono stato veramente sempre con voi e ci sono di continuo. - Ringraziate tutti.

 II  Sono tanto contento che il nuovo Vescovo vi abbia fatto ottima impressione,

e che sia Vescovo che cerchi le anime.

Comunque, noi lo aiuteremo sempre quanto più potremo.

 III Quanto a S. Michele, l'essere venuto prima a Tortona, il non avervene parlato

affatto, fa capire che sarà del parere di Genova, - tanto più che si saranno visti prima,

o poi a Roma, - o dal concilio avrà saputo il parere ostile. Anche Perduca mi scrive che,

al ritorno da Roma, passò dal Cardinale e lo trovò «sempre ugualmente animato...»

Poveretto, mi fa veramente pena. Certo la questione sarà risolta durante il governo

dell'amministratore..., e si penserà così di sbarazzare la strada perché il nuovo Vescovo

possa dire: si è fatto che io non c'ero. Peccato però che sia venuto a S. Michele in persona

e poi al santuario pure, e che lui stesso lo abbia detto.

 Il che fa capire troppe cose, anche a voler essere tre volte buoni.

Bisognerà vedere poi subito padre Cappello, e sentire se è il caso di appellare alla Plenaria,

e pregarlo di stendervi il ricorso. Se il Card. Serafini e Mg.r Bruno

nulla risponderanno alle mie lettere, o non vi manderanno a chiamare,

segno è che tutto fu già deciso non favorevolmente.

 Don Perduca, dal discorso con sua Eminenza,

che trovò sempre contrariamente animato, avrà - certo - già capito o saputa

anche la decisione su San Michele - So, da tempo, che il Card. voleva andare dal Papa

o scrivere al Papa contro di me, fin da quando si trattava solo del santuario

e del foglietto della Guardia - Me lo disse Mg.r Malfatti.

Pensate poi ora che cosa avrà detto al Papa e al concilio!..

 Sono pronto a tutto: prego e sto nel Signore.

 Il testamento della Badano l'avrete voi, mi pare proprio di avervelo consegnato,

o sarà in qualche libro o tra le mie carte - Scriverei a Don Pollarolo,

ma meglio che prima gli parlate Voi chiaro e col cuore - Riferitemi.

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 Dite al can.co Perduca che oggi ho ricevuto la sua del dì 11 corr. per avion.

 La Fabris Ada non si accetti neanche come aiuto, e mai più nessuna ex suora.

Le suore della Guardia direi di metterle a S. Sebastiano con Maria Francesca a capo.

Suor Pasqua non mi meraviglierei fosse messa su dal serpente di Maria Emilia -

che presto metterò a posto. Se suor Pasqua è sempre un po' sì un po' no,

meglio non mandarla con quelle della Guardia; o è bene e fervorosamente decisa,

o non permetto che sia mandata.

 Con l'Augustus riceverete a mezzo Superiora cottolengo di Genova L. 2000

che spedî dal superiore dei Figli di Maria di padre Piccardo - p. Bruzzone -

 La Superiora parte il 16 / 1 col Conte Grande e con essa la sig.ra d'Alessandria.

 Scriverò alle case che vi aiutino.

 Oggi ho scritto anche al caro Sciaccaluga. - Buon Anno!

Ogni saluto da tutti. Ogni benedizione a voi e a tutti.

 Aff.mo vostro in G. Cr. e Maria SS.


           Sac. Orione