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 +       Buenos Aires il 23 marzo 1935

        Calle Victoria, 2084


 Caro don Sterpi,


 Il Signore sia sempre con noi!

 Ho ricevuto le vostre due dell'8 e quella del 13 marzo.

 Per le ordinazioni io vi mandai che saranno 25 giorni una lettera apposita,

con le mie vedute in proposito: - spero l'avrete ricevuta, era per avion.

Così mandai per avion lettera d'invito per la conferenza da farsi a S. Giuseppe a Genova:

scrissi al Cardinale Minoretti invitandolo, e alla suor Stanislaa che andasse ad invitarlo

e a vedere se veniva o no. Non so se siano giunte, anzi ne tempo temo,

poiché la v/ del 13 dice che Sciaccaluga nulla aveva ricevuto;

e voi poi mi chiedete di dirvi chi si doveva far ordinare,

quindi neanche avrete ricevuto la lettera dove singolarmente vi dicevo chi si poteva ordinare e chi non mi pareva. Ad es. dicevo che, se Del Grosso fa solo la 3ª teologia,

si aspettasse a farlo diacono, perché poi starà male,

se non si ordina con gli altri al presbiterato. Per gli ordini, dove siete sicuro

per lo spirito buono e vocazione e abbiano fatti studî, spingete avanti.

 Sono contentissimo del ricevimento fatto al Vescovo,

e che anche il Cardinale di Torino sia rimasto bene.

 Così sono molto lieto che Mg.r Vescovo siasi dimostrato contento del santuario

e della casa - Deo gratias!

 Quanto a S. Michele capirete che, se abolisce la parrocchia,

molti parrocchiani diranno che è colpa nostra, e noi porteremo il danno e le accuse;

i borghesi non capiranno mica (e noi, per delicatezza, neanche potremo pubblicarlo

né dirlo[)], che è un torto che riceviamo, e che piuttosto la aboliscono che darcela.

Occorrendo, fate rilevare ben bene questa spiacevole spiacevolissima situazione

nella quale verremmo a trovarci,- e che non si può gettarci in pasto al popolo, -

sarebbe veramente enorme!

 Se fa parrocchia il duomo, vorrà anche quella parte, che guarda la piazza del duomo,

ma se la prendano pure! è sconveniente, a prima vista,

che tutti i palazzi che guardano il duomo siano della parrocchia-duomo,

ma non disfino la parrocchia S. Michele! e, possibilmente,

almeno quello che è verso la nostra parte, a sinistra di chi va al santuario,

dove è anche la parrocchia di S. Michele, resti a S. Michele, e, possibilmente,

anche quello che sta di fronte a S. Michele, dove prima era S. Chiara, -

per un senso elementare di convenienza. Ma se non lo vogliono dare, pazienza!

Pur che non si distrugga la parrocchia di S. Michele, almeno con una striscia!

 Qui preghiamo: sia fatta la volontà di Dio!

 Ciò che penso è che i canonici non so con quanto piacere vedranno

far parrocchia il duomo; però più le parrocchie si frazionano, e meglio è.

Ora Mg.r Vescovo avrà ricorso a Roma: vedremo.

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 Spero che avrete ricevuto mia lettera per avion del 19 marzo, dove vi dicevo che,

in extremis, si accetti pure San Michele con le case della parrocchia annesse,

anche non ci diano la parrocchia, ciò che però non lascio lascerà di creare

una situazione di malcontento presso tutta la Congregazione,

perché lo schiaffo morale è più sentito: è proprio non voler darci la parrocchia.

Se non lasciasse neanche le case annesse, telegrafate anche non da Tortona.

 Quanto a far parrocchia il santuario, accettiamo; Dio ci aiuterà.

 Se lascia parrocchia S. Michele, il santuario farà da succursale.

 Sappiatemi subito dire chi è il podestà di Tortona: non sarà mica il cap.no Sovera? -

 Quanto al Palazzo del Milione di Genova, che farebbe il Cottolengo?

Farebbe un debito di un milione per acquistare scaloni di marmo e saloni signorili?

Ora, che necessità abbiamo di ingaggiarci in un tale debito e in un tale acquisto?

Se ci manderanno via da Bartolomeo Bosco, la Divina Provvidenza ci penserà,

e sarà una casa da Divina Provvidenza, e non da ricchi; se vedono saloni e scaloni,

chi ancora darà? Tutto questo dite e ringraziate delle agevolezze e offerte.

Manteniamo lo spirito di povertà, e fidiamo nella Div. Provvidenza,

che provvederà quando ce ne sarà bisogno.

 Il mutuo di 800.000 lire, vuol dire un debito di 800.000 lire più gli interessi:

no! no! E gli scaloni e i saloni mi spaventano.

 Piuttosto vedete come si può fare per il credito verso eredi Minetti,

dacché dovremo togliere il vincolo su Borzoli - Far parlare al vicario? e da chi?

Se non ci facciamo vivi, perdiamo Borzoli e credito, e figuro per un ladro, pensate!

 Saluto, conforto e benedico Voi e tutti.

 Aff.mo


          Sac. Orione  d. D. P.


 Ore 18 del 23 marzo - Ricevo ora la vostra per avion, del 14 / 3,

dove mi dite che non intendono darci la parrocchia di S. Michele,

neanche ridotta ad una striscia. Ebbene, in tutto questo è perfetta letizia,

e sia sempre benedetto il Signore! - Vi do carta bianca: fate le cose,

come avete sempre fatto, nell'amore a N. Signore, alla Madonna SS. alla S. Chiesa

e alla Congregazione, e la mano di Dio sulla carta bianca che vi do,

scriva tutto quello che Dio vuole.

 Da parte di alcuni del clero mi si è tolto l'onore, - è ben poca cosa che ora

ci si tolga ciò che un Vescovo e un Papa ci hanno dato, la parrocchia.

Capisco che l'esenzione delle case e santuario, con l'approvazione da Roma

della Congregazione, la avremmo avuta lo stesso, - ora si fa per il morale,

che è pure qualche cosa. E pensare che Mg.r Lovazzano sono proprio io

che l'ho fatto far Monsignore! Dopo tutto l'assassinio morale di prima e questi nuovi fatti,

vedrò in Domino se sia opportuno o no ritornare più in diocesi. Il mondo è tanto grande!

e, occorrendo, domanderò la scardinazione, ma senza far chiasso,

condurrò le cose in modo delicatissimo e con ogni carità, - verso tutti,

cominciando dal Vescovo.

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 Se Dio vorrà conservarmi ancora, a Tortona ci verrò di sfuggita,

solo se ci fosse qualche malato grave, e come in incognito.

Per l'aiuto che mi dà il Signore perdono a tutti, amo tutti,

cercherò sempre di fare del bene a tutti, almeno con l'orazione. E farò pregare.

Tenetemi al corrente.

 Mandate le carte di D'Attilia, per favore.

 Ci proibiranno poi anche la processione della Guardia?

Bisognerebbe parlarne ora e, caso mai includerci anche gli edifici che si edificheranno.

 Non vi affliggete voi altri, ché io sto tranquillo nel Cuore di Gesù Crocifisso.

 Saluto, conforto e benedico di gran cuore a voi, al canonico e a tutti.

Pregate per me.

 Vostro aff.mo in G. Cr.


         Sac. Luigi Orione  d. D. P.