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 +       Buenos Aires 15 maggio 1935

        Calle Victoria, 2084


 Caro don Sterpi


 I Il Signore sia con Noi! - Vi mando copia di lettera ricevuta dal Vescovo,

essa va tenuta riservata. Con l'8 giugno sarà un anno che ho presentato il ricorso:

l'8 giugno, se nulla vi sarà di deciso, e di deciso in nostro favore, -

(e come ora dice il Vescovo), - scriverò una lettera a Mg.r Bruno;

voi, se si decidesse qualche cosa prima, avvertitemi anche con telegramma,

dicendomi come fu deciso - E continuiamo a pregare!

 Al Vescovo risponderò ringraziando; ho molto lavoro, - non potrò farlo subito, -

pazienza!

 II Per Roma, - voglio dire per la somma occorrente per pubblicare,

penso che se avremo fede, e vita pura e di carità, - la Madonna non ci lascerà confusi.

Preghiamo e serviamo il Signore e la S. Chiesa tranquilli: facciamo quel poco che

possiamo, il resto lo farà la Divina Provvidenza.

 III Deo gratias, che i malati di Roma migliorino. E don Wawrowski?

Ditegli che lo conforto, tutti preghiamo per Lui, e gli mando la benedizione.

 IV La contessa Saladini dice, dice, ma poi non fa: deve fare un atto

che valga subito, una vendita, e resti usufruttuaria vita durante - Non si può?

Finirà di lasciare a quel cavaliere, così detto, - e sarebbe uno scandalo enorme.

 V Sono contento del buon risultato della visita di Genova: Deo gratias!

Scriverò alla sig.ra di Magreta.

 VII Dal sig.r Zunino, che parte domani oggi sul «Florida»

(lo Zunino è un mio vecchio amico di Genova, cugino di don Franco Costa,

(quello che da avvocato si fece sacerdote e sta in curia, e che sostenne

di fronte all'arcivescovo, che non poteva levarmi la facoltà di benedire) -

vi mando dunque dal cav. Zunino parecchie lettere da conservarsi e fotografie

e alcuni diversi giornali, che potrete far passare dare o mandare a quelle persone benefiche,

a cui non ne avessi già mandati, c'è pure «il Mattino d'Italia».

Tutto e mando diretto a Sciaccaluga, e il sig.r Zunino,

che è il regio commissario del «Florida», porterà lui al cottolengo di via Bosco

quanto gli ho stasera consegnato. Il vapore Florida credo giunga il 5 giugno, -

di qui parte domani oggi.

 VIII Quanto alla pratica con l'istituto dei ciechi, io vi manderò mando dallo Zunino

la loro lettera e vi non unirò la dichiarazione che dicono di fare, - e voi vedrete

se convenga darci corso o no, cioè se convenga prendere subito le 100.000 lire

(sempre che la Giunta provinciale amministrativa approvi,[)] - o se convenga

ancora aspettare e poi, una volta riconosciuto in Ente Morale il Piccolo Cottolengo Genovese,

esigere tutta la somma che ci fu lasciata - Oggi non potrà farlo,

ma sarà fatto prestissimo. Però se io faccio tale rinuncia e poi c'è il pericolo

(benché dicano che la dichiarazione rimarrà nulla), che, riconosciuti in Ente Morale,

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la amministrazione provinciale si attacchi essa alla mia rinuncia,

e vieti che si vada a possesso del legato, - allora restiamo senza niente.

Quasi che propenderei di sospendere, per ora. Intanto se facciamo l'Ente,

dovrebbero già darci un 24 o 36 mila lire maturate. - Io ne tengo copia:

vi mando dal sig.r Zunino la lettera dell'istituto dei ciechi, che merita di essere ponderata bene.

 IX Circa la missione in Albania, dico di accettarla;

si tratta per ora, di tre sacerdoti e di qualche fratello laico.

Scriverò quam citius di qui alla Congregazione di Propaganda Fide; per ora, però,

non è il caso di parlarne per la stampa - Vi manderò copia della lettera che scriverò.

 Saluto, conforto e benedico voi e tutti in G. Cr. e Maria SS.

 Vostro


           D. Orione