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[per l'Italia via Air France]


[Al m. rev.do don Carlo Sterpi

Sup.re Casa Divina Provvidenza

(prov. Alessandria) in Tortona]


 +       Bs. Aires, il 18 maggio 1935


 Caro don Sterpi,


 Il Signore sia sempre con noi! - Ho ricevuto la vostra lettera del dì 11 maggio. -

Ho scritto una lettera al n/ Vescovo che parte stasera: se ho tempo, ve ne faccio copia, -

se non avessi tempo, allora, piuttosto, la accludo alla presente, la leggete, ne fate copia,

poi la chiudete e mandate - Così sapete a che punto sono le cose.

 Se la prefettura non passa l'assegno al Dante e se, parlato chiaro

al podestà di Tortona, con un esposto firmato dai genitori degli alunni del Dante,

nulla si ottiene, - al Dante si cambia scopo, e si trasforma in un seminario

pei nostri chierici - A Novi si vedrà.

I Certi nostri preti-professori sono ancora degli ingenui:

corrono, corrono, - spendono spendono, e poi? -

Vedete bene un po' quanto è ora il debito che il S. Giorgio ha ancora col comune. -

 Ho acquistato il camion camion e altre spese,

al momento non saprei come pagare io i viaggi eppure, pagando di qui, si paga meno.

Pregate!

Scavizzi va bene: Deo gratias! - Qui tutti bene.

 Ho spedito al Vescovo direttamente: è meglio vi mando la minuta,

sostanzialmente: identica.

 Non ho più tempo: saluto, conforto e benedico in G. Cr. e Maria SS. -

Coraggio e fede! Preghiamo.

 Vostro


          D. Orione  d. D. P.