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 +        Buenos Aires, 17 luglio 1935

         Calle Carlos Pellegrini, 1441


 Caro don Sterpi,


 Il Signore sia sempre con noi!

 Accuso ricevuta della vostra del 5 luglio.

Vi assicuro che, grazie al Signore, sto bene, - vi prego dunque di star tranquillo. -

Penso che il ritardo a darci una risposta per S. Michele sia o che vogliano

far decidere la cosa da un Visitatore apostolico o che abbiano a Roma

qualcuno molto potente a noi contrario: sia come Dio vuole!

 Se foste ancora senza predicatore pei nostri sacerdoti,

non potreste invitare quel don Mancini dei salesiani che fece già tanto bene? È a Messina.

 Intensificate sia la propaganda per le vocazioni,

che la diffusione del Bollettino della Guardia.

 Per Artemio, aspettiamo, per ora, caso mai, scriverò.

 Scriverò e ai nostri per gli Esercizî e ai benefattori,

ma mandatemi copia delle circolari degli altri anni, subito.

Ho tanto lavoro, ma quando ho lo spunto mi riesce più pronto.

 Voi stesso ritoccate e ristampate le circolari per la questua,

sia delle vocazioni che del grano.

 Sia voi che i nostri e i benefattori di costì dovete ben considerare

che sorta di lavoro ora ho qui, e tutto grava su le mie braccia, -

dai nostri sacerdoti non ho alcun aiuto, di quello che mi bisognerebbe: voi ben li conoscete!

 Il 25 festa onomastica dell'Arcivescovo Mg.r Giacomo Copello, di Bs. Aires,

viene qui egli a celebrare e a benedire il primo gruppo di «buoni figli»,

dei quali nessuno parla, nessuno sa mangiare da sé, né vestirsi, -

così si comincia la famiglia dei peggio che buoni figli del Cottolengo, - Deo gratias!

uno di 14 anni me lo mandò lo stesso Arcivescovo, che ci vuole molto bene.

 Iddio però mi dà molta salute e fin qui, sempre la Div. Provv.za mi ha assistito

e mandato il necessario e più. Deo gratias!

 Sono tanto contento che Mg.r Vescovo ci abbia pred. gli Esercizî:

tanto contento dell'edificio di Villa Moffa: tanto contento del santuario di Casei:

la Madonna vi assista, vi conforti e sempre sia con voi tutti: prego per voi

pregate per me sempre: benedico a voi e a tutti in G. Cr. e Maria SS.

 Vostro


           Sac. Orione  d. D. P.


 Mandatemi almeno due copie delle primitive costituzioni, subito.

 Mandatemi due o tre di quella lettera ai parroci per la propaganda per le vocazioni.

 Mandatemi alcuni foglietti dell'antico bollettino di Cuneo,

possibilmente il I e II numero.

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 Vorrei sapere cosa vi ha scritto don Miraglio:

vedete che non è affatto un buon elemento: non adoperate i suoi soldi:

lo dovrò allontanare: ha già messo su don Szymkus di andarsene,

e prevedo che andrà. Capisco che il Miraglio è venuto in America da noi per sfuggire

alla Congr.ne Concistoriale che non gli avrebbe dato il permesso.

Ora ha già detto che se ne va, e so che sta cercandosi un Vescovo.

Pei chierici e sacerdoti che faranno gli Esercizî dal 24 luglio al 2 agosto

valgono le parole telegrafate e scritte per i primi, - non so se avrò tempo

a scrivere appositamente per essi.

 Mi ringraziate tanto padre Garrè - Ed egli non potrebbe predicare anche ai sacerdoti

a Villa Moffa?

Pel 17 agosto scriverò ai sacerdoti.

 Mando qualche cosa sul patriarca di Venezia,

se credete che possa essere pubblicato sui nostri foglietti: togliete quello che non fosse esatto

pei funerali e aggiungete quanto ritenete meglio. Fate dare una forma migliore

da don Sparpaglione.

 E pel «Dante» è stata presa qualche disposizione verso l'istituto?

Peccato che non c'è don Piccinini, egli conosce personalmente De Vecchi.

Caso mai scrivetemi: gli scriverò io di qui. - E da Genova, più nulla?

E per S. Sebastiano siete a posto? o ancora in alto mare? Non si potrebbe farlo ente morale

e come una sezione del Piccolo Cottolengo Genovese?

 Sono contento dei 5 sacerdoti ordinati, - Deo gratias!

 E i chierici di Roma, come vanno nello spirito religioso? E negli studî? -

Se vanno al Soratte, vedete che quel p. Federici non è niente sicuro nella fede,

non vorrei facesse loro del male - E nella morale, chi lo sa?

 Avvertite don Fiori che bisogna lasciare libero alla Michel S. Filippo,

essa me ne scrisse: non si deve più insistere di voler restare, voi sappiatevi regolare.

 Chi è sotto le armi dei nostri? Mandatemi gli indirizzi.

 Saluto, conforto e benedico di nuovo. Pregate per me.

 In G. Cr. e Maria SS.


           D. Orione  D. P.