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+ Buenos Aires, 31 luglio 1935
Calle Carlos Pellegrini, 1441
Caro don Sterpi,
Il Signore sia sempre con noi!
I Ho ricevuto la vostra del 19 luglio. Perché Oreste possa trovarsi meno male
ad Ognissanti bisognerà che parliate ben chiaro a don Risi e a tutti i sacerdoti,
e che in quella casa vi sia più spirito di carità; di vita e unione da veri religiosi.
II Quanto alle costituzioni nuove, si modificheranno, e anche allo scopo precipuo, -
oltre all'amore al Papa e alla Chiesa da diffondersi nel popolo,
vorrei
aggiungere di difendere la fede contro gli
i protestanti nell'interno
e di
lavorare a riunire alla S. Chiesa i frat
scismatici - È amore pratico alla Chiesa,
e ce n'era bisogno. Già nel decreto di Mg.r. Bandi c'è di lavorare per la riunione a Roma
delle chiese separate - Così voi ne parlerete ai sacerdoti negli Esercizî.
III Avete i predicatori per gli Esercizî? Vedete di far salire anche il caro p. Ignudi.
IV Ho scritto fin da 4 giorni fa una buona lettera alla Queirolo, -
nella speranza che le giungesse pel 2 agosto. Ero in dubbio se fosse il suo onomastico,
e non feci speciali augurî - se non le giunge pel 2 le giungerà subito dopo.
V Non vi ha dato nulla per Varallo? Per S. Luigi, il nome di suo figlio, -
le mandai un telegramma.
VI Ringraziamo il Signore che abbiamo un Vescovo di pietà, - ce n'era bisogno!
VII Scrivo a Sommariva, ringraziandolo
VIII Penso che la Congr. del Concilio abbia mandato da vedere al Card. Minoretti
sia la lettera che ho scritto al Vescovo che quella a Mg.r Bruno, dove chiaramente, -
benché in forma assai rispettosa - parlavo delle ostilità avute a Genova, e da lui.
E il can.co Perduca non è andato dall'Arcivescovo? e che cosa avrebbe detto?
IX Sono tanto contento che si lasci a Castagna il palazzo Spinola.
X
Ho ricevuto lettera da Paolino Pedevilla, in risposta a
mia per S. Paolo, -
ma nulla mi dice del fratello Felice.
XI Mi rallegro della quantità di grano fatto alla Calvina: Deo gratias!
XII Sono contento che siano venuti quelli di Roma.
XIII Mi ha portato dolore indicibile quanto mi avete scritto di Bortolato, -
anche a Tortona non era tale da star tranquillo. Pregherò, e datemi più determinate notizie.
XIV Per i titoli vi direi di aspettare; - e poi dove si mette il danaro?
Tenetevi al corrente dell'andamento della Borsa.
XV La Michel mi ha scritto in modo che desidera proprio riavere la sua casa:
vedete di accontentarla prima che muoia.
So che Roma le ha approvato la Congregazione: Deo gratias!
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XVI Ho fatto venire qui don Rebora,
ed ho assunto la direzione diretta delle case del Brasile,
dove tutti erano contro don De Paoli. Questi resta Superiore a Rio e farà il bollettino.
XVII Don Miraglio fu licenziato, - e l'ho consigliato a tornare in Italia.
Il suo danaro lo avete posto alla Cassa di Risparmio?
Vedete che egli tiene una mia ricevuta: prima di dargli il danaro, fatevi dare
(o contemporaneamente) la ricevuta. E se il danaro fu messo a suo nome,
subito avvertitelo, scrivendo per avion a Victoria, o qui (meglio qui)
e mandandogli un certificato della Cassa di Risparmio, che gli avete intestato il danaro
a lui, affinché mi restituisca la ricevuta rilasciatagli. E se il danaro è stato intestato a voi,
avvertitemi in ogni modo - Egli è persona che non merita fiducia. Sappiatevi regolare.
XIV Non date incarichi a don Adaglio: - non vi ho rimesse sue lettere
unicamente per non darvi dei dispiaceri.
XV Don Piccinini mi ha scritto.
XVI Sono contento che le suore facciano gli Esercizî Spirituali.
XVII Sì, bisognerà creare l'Ente Morale «Piccolo Cottolengo Genovese» -
E a S. Sebastiano cosa avete combinato? Basterà costituire l'ente morale con poche case,
come fecero i salesiani e don Alberione - Vedere quale è meglio. -
Dunque è morto anche Mg.r Bacciarini! Povero Mg.r Bacciarini, un vero martire!
Ci ho veramente sofferto: quante persone care e venerate scompaiono! -
Tutto ci predica che la morte si avvicina! - E vostro fratello?
Saluto, conforto e benedico voi e tutti.
Aff.mo vostro in G. Cr. e Maria SS.
Sac. G. L. Orione d. D. P.