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 +       Buenos Aires, 9 sett.bre 1935

        Calle Carlos Pellegrini, 1441


 Caro don Sterpi,


 La grazia di Gesù Cr., nostro Signore, sia sempre con noi!

 I Vi mando una mia lettera che, in gran parte, era stata scritta fin dal 23 agosto, -

ma che poi non trovavo più, sperduta tra altre carte.

Contiene domande a cui voi avete già risposto, - e le mie risposte a vostre domande.

 II  Vi mando una lettera di don Piccinini, al quale oggi ho telegrafato di venire a Novi,

per poi ritornare in Inghilterra: è necessarissimo mettere il piede in Inghilterra,

come pure in Svizzera. - Io ho accettato due case nella capitale del Cile,

una per le suore e una per noi, e andrò a vederle nel viaggio al Perù.

Vi avvertirò a tempo. Intanto che sono qua è necessario che veda bene tutto

e pianti i picchetti, come dice don Zanocchi.

 Quanto all'individuo da mandare in Inghilterra, dei tre,

il più preparato sarebbe ancora d. Callegari, -

gli altri due oltre a qualche cosa che manca o all'uno o all'altro, -

non hanno forma per presentarsi e difettano di quella educazione

che è tanto necessaria in Inghilterra. Ricordo che un grande Cardinale inglese

nel suo testamento morale scrisse che se l'Inghilterra si fermò sulla via della conversione,

in gran parte lo si doveva al clero che non era all'altezza per l'educazione.

E Rosmini scriveva a p. Gentili (che pure era avvocato, e di gran grido, in Roma,

prima di farsi rosminiano) che per la carità di Gesù Cristo si rendesse inglese

in tutto quello che non era dogma, morale o stretta disciplina della Chiesa.

 Il don Callegari avrebbe bisogno di essere più sacerdote che avvocato,

meno angoloso e pessimista, e con maggior dilatazione di cuore e larghezza di criteri,

in tutto che non tocca la essenza della religione. Poi addurrà che è troppo lontano da Genova.

Ma, malgrado tutto questo, dei tre, mi parrebbe ancora il meno disadatto.

Quanto a condotta morale e attaccamento alla Congregazione mi pare che ci siamo.

Quanto ad essere lontano dalla madre, l'Inghilterra non dista come l'America, -

vuol dire che si potrà far ritornare in Italia; d'altronde che si divezzino un po' dalla casa

non sarà un male, - se questo lo aiuterà a diventare più spiritualmente religioso.

Mentre don Piccinini è a Novi, - potrete insieme combinare.

 III Ho letto la lettera del Patriarca al S. Padre: Deo gratias!

Si, è bene sapere se fu spedita. Siccome un periodo non è finito, dove dice:

«Un altro Istituto di ............» - Dubito non sia stata spedita.

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 IV Siano grazie alla Madonna che tutto sia andato bene per la sua festa.

Che non abbiate potuto aver il messaggio per radio, Non mi fa alcuna meraviglia:

qui risulta che le condizioni atmosferiche erano ottime, e che in Italia si udiva benissimo.

E qui c'è il controllo sicuro; dopo pochi minuti, io sapevo tutto, e il giorno dopo

mi si confermò in modo assoluto. Iddio e la SS. Vergine hanno disposto quello , cioè no,

hanno permesso quello, e Dio sia benedetto!

Meno male che si siano sentite udite alcune mie parole, se no qualcuno avrebbe potuto dire

che, si era voluto burlare il pubblico. Almeno questo si è evitato: Deo gratias!

 V Se potete per il 24 sett.bre far ordinare anche Sciaccaluga, sarà forse bene, -

se no, pazienza! Ma se fosse suddiacono, sarei contento, povero figlio!

 VI Scriverò a Mg.r Albera, anche per la zia morta.

 VII Voi avete fatto bene a dare L. 500 a don Galbiati, -

lui avrebbe fatto meglio a non prenderle.

 VIII Alla colonia di Monte Mario, avendo tolto Ravotti

che era quello che più conosceva l'ambiente e persone e cose,

e che si occupava anche dell'andamento della campagna

(don Cesare certo, non s'intendeva di quello) vi direi di metterci o don Fiori

o don Gismondi, - non saprei, ora, chi altro.

 Ci fu un momento che pensai di suggerirvi don Gismondi per l'Albania, quale terzo,

ma non so se saprebbe fare scuola. So (mi dicono) che sa farsi amare.

 E don Adaglio non potrebbe andare alla colonia?

 E per l'aria e per la campagna potrebbe sentirsi meglio:

pensateci e se credete ditegli che io stesso ve lo avrei suggerito.

Egli ad Ognissanti, non ci vede bene, mi pare, -

e sotto qualche aspetto sarebbe anche bene che non ci fosse.

D'altronde levarlo da Roma, non gli farebbe bene. Pregate, e poi, se credete, diteglielo.

 IX Scriverò a Paolino Pedevilla per la morte di suo fratello.

 X E per la cappella aperta sul castello, non avete ancora avuto osservazioni?

Quella villa, finora, era sotto S. Michele?

 XI Don Penco mi scrisse da Milano, dopo la Guardia, che rimase molto contento.

 Io qui mi adopero un po' per i suoi e don Montagna è il confessore delle paoline.

 XII E il nostro Vescovo, come è rimasto della Moffa?

Io penso che abbia avuto ordine da Roma di riferire sulla Congregazione

Sarei contento che fosse reso pubblico il Messaggio, sì, è come l'ho detto alla radio, -

dove si parla del Santuario che è Opera della Madonna e della Cattedrale -

 XIII Sono contento delle 128 vestizioni nuove, ma sono un po' poche:

vuol dire, si e no, che ne resteranno dai 20 ai 25: - pochi! - Coraggio!

Vocazioni! Vocazioni!

 XIV A Genova non saprei chi mandare al posto di Sciaccaluga.

Ai fianchi nostri e di quanti tengono certi posti bisogna mettere qualcuno che si vada formando,

e che si trovi al corrente di certe pratiche e posizioni, pei casi di sostituzione.

 Sono tanto contento che facciate ordinare suddiaconi Pesce, Pellicciotti e Brusaterra:

Deo gratias!

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 Sono contento che sia venuto padre Ignudi.

 E così che abbiate inviato Bertolotti alla Moffa - E don Candido si preparerà?

Vedete un poco - che il diavolo sotto forma di certa pietà, non lo distolga dallo studio:

mi preme tanto! E quel don Lorenzo, - si prepara per la laurea?

E il danaro a padre Antonio da Trobaso?

 Sono contento che si sia usciti dalla Villa Spinola,

e che n. Signore sia entrato in casa nostra!

 Pregate anche per me!

 Saluto, conforto e benedico Voi e tutti in G. Cr. e Maria SS.

 Vostro aff.mo


      Sac. G. Luigi Orione della Div. Provv.za


 Martedì 10 Sett.bre

 Stanotte mi capitò un caso molto strano:

si accese da sé una luce davanti ad una Madonnina che tengo presso del letto,

e poi dopo un po' di tempo si è spenta pure da sé: era l'una circa

e fino alle due ebbi tanti disturbi: è successo qualche cosa nelle nostre case in Italia?

 Oggi, 11 sett.bre.

 Ho scritto al Vescovo ringraziandolo, al conte, alla Queirola, alla Angela Badano

a Paolo Pedevilla, tutti per avion.