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 +       Buenos Aires, 12 ottobre 1935

        Calle Carlos Pellegrini, 1441


 Caro don Sterpi,


 Il Signore sia sempre con noi!

 Ho ricevuto mercoledì sera, 9 corr., la vostra del 2 ott.bre, da Tortona.

 I Mi ha portato vivo dolore la morte del ch.co Ciavatti:

pregherò e farò pregare per lui, che, era davvero un ch.co esemplare.

 II Il mio indirizzo (combinato qui colla direzione del telegrafo è questo:

Orione 1441 Pellegrini Buenos Aires - Per ora così - B. Aires è una sola parola

 III Sono contento che mi mandiate don Bortolato e don Cricenti;

vi dirò francamente che cosa penso di certuni che, con meraviglia nostra,

hanno chiesto di venire qui e di Cricenti che ora chiede di venire:

essi vengono, d'accordo con le famiglie, per far soldi da mandare segretamente a casa loro.

Tuttavia mandatemi Cricenti, - egli prenda il biglietto pel Brasile

e don Bortolato per l'Argentina. Così fa don Felici e, dubito, qualcun altro.

 Quanto ai chierici potreste mandarne almeno quattro e anche più

e potete anche prenderli dal noviziato, che faranno continueranno qui, sotto don Montagna,

e dove prevedo che io dovrò restare sino alla inaugurazione del Cottolengo di Claypole,

di cui ancora si devono cominciare i padiglioni e la chiesa: la chiesa, lunga 56 metri,

e i due padiglioni più ampî, con cucina me li danno finiti

per l'anniversario della benedizione della I pietra, 28 aprile o ai primi di maggio.

Il danaro c'è tutto, e i piani sono pronti. Avrebbero una penale,

se non li danno finiti per quell'epoca.

 Io prevede prevedo che giungerò per agosto,

perché anche il Brasile vuole il suo tempo. Capirete poi che qui non potrò più ritornare:

devo lasciare le cose a posto e bene sia presso le autorità e che i benefattori.

Che io conto di venire in Italia per l'agosto, tenetelo per voi.

Se poi il Signore disponesse diversamente, siamo nelle sue mani!

 I chierici qui, intanto che faranno il noviziato, imparano la lingua e si trovano pronti.

Solo bisognerebbe che mi mandaste dei chierici che siano veramente già nostri,

e che solo si sono mandati al noviziato per ottemperare alla disposizioni della S. Chiesa.

Voglio dire che per vita e virtù religiose e per l'attaccamento alla Congregazione,

diano affidamento. Qui potranno fare i loro studî e ricevere le ordinazioni.

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 Quanto a Pollarolo, per un solo anno, si può mandare a Roma,

dove bisognerà vigilarlo e aiutarlo. A Roma, purtroppo, non solo non c'è chi lo aiuterà,

ma trova confratelli non edificanti e un capo che non solo non sa dire una parola di conforto,

ma solo sa sgridare e deprimere - Bisognerà che la parte del confortatore la facciate voi,

e vediate di acquistare il cuore e la confidenza, perché non abbia da dare il cuore alle creature,

e non capiti in Roma la 2da edizione di F.

 Se appena potete, mandate in Polonia anche don Simioni o qualche altro sacerdote,

ma che sia nostro, che edifichi e si faccia stimare anche per preparazione e intelligenza.

Cosa volete? Bisogna prendere gli uomini come sono, non come dovrebbero essere.

 Sono molto contento del conforto che avete avuto nella visita a Gardini:

troviamo fuori di Israele ciò che non sempre troviamo in Israele.

Però non ve ne fidate troppo: fidiamoci solo di Dio e della Santa Chiesa, come Chiesa, -

lieti di patire qualche cosa per amore di Gesù Cristo e della S. Chiesa,

da uomini e Autorità di Chiesa.

 Vedete che l'offerta delle 35.000 non sia un contentino per poi, tra qualche mese,

falcidiare le L. 6.50 giornaliere.

 Il noviziato di 130 importerà una triplice vigilanza di più,

un lavoro triplice di formazione, - diversamente passeranno agnelli e capri,

e la Congregazione invece di un vantaggio, ne avrà un danno enorme.

Voi sapete che don Cremaschi non fu mai nel mondo,

ed è portato a vedere bene, sempre bene, tutto bene, e poi.... anche poco ci vede.

 Penso a parecchi casi e delusioni, e solo vi fo presente che,

malgrado miei reiterati avvertimenti, continuò a tenere come assistente del noviziato

quello di S. Oreste Menichelli, che era una vera lampada senza olio

e don Cremaschi vedeva tutti i libri razionalisti e anche immorali

che si quegli teneva liberamente in camera. Io fui avvertito poi da un predicatore

che casualmente fu posto a dormire nella cameretta di Menichelli.

E dello stesso S. Oreste era qualcun altro, che fu pure condotto da don Cremaschi

a Lourdes, proprio privo di spirito religioso.

 Rallegriamoci sì dell'edificio materiale del noviziato, e ne do grazie a Dio,

alla Madonna, a voi, caro don Sterpi, e anche al caro don Cremaschi, -

ma ora don Cremaschi pensi bene ad edificare l'altro edificio nei 130,

perché il troppo numero rende più difficile il lavoro di formazione.

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 Io, pur troppo, non vi potrò aiutare materialmente eccetto che pagando di qui i viaggi, -

ma scriverò ai benefattori d'Italia, (dei quali vorrete mandarmi quanti più indirizzi potrete),

e vedrò di aiutare così. E poi pregherò e farò pregare molto.

 Anche a me rincresce di Alvigini, ma c'era da aspettarselo dato il poco spirito

che già dimostrava a Roma, dove fece quel che fece col ch.co brasiliano,

del quale vi ho scritto ultimamente che non sia posto a studiare a Roma.

Direte a don Parodi che aiuti tutti, ma non galvanizzi nessuno,

ma e allontani chi non mostra verace spirito di pietà e sicura vocazione alla Congregazione. -

 Sono contento che Scillone si sia calmato, ma dei meridionali,

tolte rarissime eccezioni, non c'è da fidarsene: ricordate quanto Pio X ha detto a me:

«di quella gente là, non ti fidare neanche dei santi che sono sotto gli altari»

le parole, che ho sottolineate, sono testuali

 Al creditore del padre di Nicola ho già dato L. 2600;

tengo ora qui Moneta italiana per 1600 lire, che sono pronto a versarle.

Credo che il creditore, come mi disse, ridurrebbe il suo credito (che è di 7000 lire)

a L. 5000. Io non ho dato di più finora e perché non potevo, e per indurlo a ridurre

e accontentarsi di L. 4500, a saldo.

 Dato il cambio, non mi conviene pagare in pesos o convertirli in moneta italiana

appunto Perché perché tengo 1600 lire italiane ricevute qui da qualche settimana

(sono messe da dire) vi ho scritto che urgendo, potevo pagare le L. 900

alla nipote della maestra Stazzano - Ho anche date L. 2000 per la ex suora polacca.

Ho rimesso almeno 250 lire per quel pagamento anticipato da parte di Emilio Orione.

Dite che devo ora fare.

 C'è d'andare adagio e privarci di tutto o buona parte di danaro per comprare terreni:

come farete poi per edificare a Roma? se non avrete danaro?

 Quanto al padre di Nicola, se voi gli darete indietro danaro, egli è tale persona

che non pagherà più qui quel che rimane e non restituirà neanche lì a chi glie li ha prestati.

 Voi non conoscete i suoi precedenti qui.

 Saluto conforto e benedico Voi e tutti In Gesù Cristo e Maria SS.

 Aff.mo


          D. Orione  d. D. P.

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 Date le insistenze che mi fanno da Lima,

potrebbe darsi che vada colà pel 23 ott.bre pel Congresso Eucaristico,

se no, andrò dopo dal Cile - Vi telegraferò.

 Se vado subito al Perù, occorrendo telegrafarmi metterete:

Orione Arcebispado Lima.


 P. S.  Per vostra norma l'Avion via Condor non parte più di qui il mercoledì alle 16,

ma il giovedì prestissimo e c'è tempo ad impostare sino a mezzanotte del mercoledì,

e giunge in Italia il lunedì.

 Alla vostra del 2 corr. giuntami jeri l'altro sera avrei potuto rispondere

fin da jeri l'altro e partiva subito, ma non sapevo il cambiamento: voi ora regolatevi;

le vostre possono giungere qui il mercoledì ancora a tempo a rispondervi in giornata.