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+ Bs. Aires, 28 ott.bre 1935
Calle Carlos Pellegrini, 1441
Caro don Sterpi,
La grazia di n. Signore e la Sua pace siano sempre con noi!.
Ricevo oggi le due vostre del 22 corr., da Milano e da Tortona.. Cosa volete?
Io dubito molto molto sulla laurea dei romani: vedremo!.
Mando due parole per i partenti. Silvi e Punta vanno meglio.
Datemi notizia come andò la visita del Cardinale al Restocco.
Direte alla Radif che il ch.co Pittaluga non può essere iscritto alla Gregoriana:
quale nostro ch.co poiché non fa parte della Congregazione;
non possiamo presentarlo quale chierico del seminario di Genova,
per non avere una sconfessione dall'autorità ecclesiastica di Genova.
Egli deve, per ora, studiare con i nostri sacerdoti e pregare, -
poi tutto andrà a posto in Domino.
È già molto che la sua posizione sia migliorata come ora è.
Con la pazienza tutto si aggiusterà bene.
Egli venne a noi con un permesso verbale del vic. gen.le Mg.r Francesco Canessa,
non bisogna creare imbarazzi tra il vic. gen.le, e il Cardinale, - che voi sapete com'è.
Sono contento che a Fano col I nov.bre si apra la Cripta. Deo gratias!.
Potrà Capelli per la laurea prepararsi a Milano? Vedete un po'
Pregherò perché a Roma le difficoltà scompaiano:
però datevi molto molto attorno, per evitare pericoli di gravi danni.
Ricevo v/ telegramma possesso S. Michele: Deo gratias!
Silvestrini, rifaccia il noviziato a Brà: Dubito un po' di lui:
gli farà bene: è giovane anche, gli farà bene. Bisogna che in noviziato ci sia un'infermeria
per non far perdere l'annata del noviziato ai malati.
Avvertirò quando le suore dovranno partire: -
sono contento che prendano piede in Brasile.
Pel Brasile in 6, e, se è possibile, almeno due per qui.
Penso che le suore polacche che sono in Polonia, finiranno per distaccarsi:
state attenti bene. Non ce la farò a pagare il viaggio anche per le suore:
ho avuto forti spese qui, impreviste.
Vedrò se don Mario dal Brasile, potesse in tutto o in parte, fare lui.
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A Molino dè Torti, se dovessimo pagare L. 2000, si può dire che si versano
a prestito, e far figurare una terza persona che presta, - per poterle riavere.
Va bene pel papà dei Nicola; vedete che, presto o tardi,
vorrà che gli si diano le 4000 lire, che egli si è fatto prestare lì, perché lui non ne aveva, -
e metterà in croce i figli. Preghiamo!
Direte alla Superiora che io non ho comunicato a queste suore,
né a quelle dell'Uruguay i due capitoletti primi delle loro costituzioni, -
li mandi essa, dattilografati.
Ho consegnato alla nipote della maestra Stassano le 900 lire.
Contemporaneamente mando, per avion, altra lettera, che spedirò stanotte,
ma ancora a tempo.
Conforto, saluto e benedico voi e tutti in G. C. e Maria SS.
Pregate per me.
Vostro aff.mo
Don Orione d. D. P.