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 +      Buenos Aires, il 27 dic.bre 1935

       La presente parte di qui domani 28, a notte


 Caro don Sterpi,


 La pace del Signore sia sempre con noi!

 Oggi vado a Montevideo, dove mi fermerò per tre o quattro giorni; -

il I gennaio ritorno qui, almeno pel 2 sarò qui.

Il 29 c'è la il grande pellegrinaggio da Montevideo alla nostra casa della Floresta,

dove sorge il santuario alla Madonna dei Fiori: - interviene l'Arcivescovo di Montevideo.

 Vedete che ho dovuto accettare una casa nella città di Rosario,

che è la seconda città dell'Argentina, e fa circa 600.000 abitanti:

non ho potuto dire di no tanto al nunzio che al Vescovo di Rosario:

sono scuole elementari per poveri fanciulli e chiesa pubblica, che sarà presto parrocchia

 Si aprirà ai primi di marzo, -

e così avremo i piedi nelle due città principali: Bs. Aires e Rosario;

questa città è quasi tutta di italiani e figli di italiani, e vi si troveremo molte vocazioni:

dista da Buenos Aires poco più di 3 ore di diretto.

Di questa nuova fondazione non ne parlerete né al Card. Copello

(glie ne parlerò poi io), né ai nostri.

Solo che avrei bisogno ancora uno o due sacerdoti, ma tali, almeno uno da fare da testa, -

che poi la lingua presto la impara, stando qui.

 Ho saputo che il Card. Copello, tarderà a ritornare, -

perché qui ora è estate caldissima e tutta la media e alta società è ai monti o al mare,

e il governo avrebbe fatto sapere al Cardinale di ritardare a venire fino a marzo:

intanto gli preparano il palazzo le famiglie distinte ritornano per marzo

e gli prepareranno un grande ricevimento,

mandandolo a prendere fino a Rio de Janeiro con una nave di guerra.

 Allora le suore ed i due sacerdoti, sarebbe bene che venissero prima.

Ditemi chi potreste mandarmi.

 È da tempo che non ricevo vostre lettere,

e ciò mi fa pensare che sia successo qualche cosa di male.

 Don Pensa mi ha scritto da Tortona che voi eravate fuori,

e che don Camilloni a Borgonovo era gravemente malato. Come sta? è morto?

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 Qui e in Uruguay, grazie a Dio, tutti bene. E così in Brasile.

 Il migliaio di cartoncini pel calendario del piccolo cottolengo di qui,

che don Sciaccaluga affidò alla Navigazione per favore, - non ho potuto averli,

perché volevano farmi di dogana pagare 400 lire: la cosa fu impostata male:

bisognava affidarli al cappellano.

Ci siamo arrangiati con dei cartoncini quasi identici, fatti qui -

ora non conveniva affatto spendere quella somma

 Ho dovuto interrompere la lettera, perché,

un momento fa vennero a farmi visita il Vescovo Vic. gen. di Bs. Aires, Mg.r Devoto

e Mg.r Cagiano Vescovo di Rosario; -

questi venne per ringraziarmi di avere accettato la casa di Rosario.

 Ho saputo da Mg.r Devoto (che ora regge qui la Archidiocesi)

che il Card. Copello partirà da Genova il 27 febbraio:

forse si tratterrà qualche giorno o settimana a Rio Janeiro

(il Cardinale di Rio è suo compagno di scuola  al collegio americano latino in Roma)

e sono molto amici.

 Forse converrà che il sacerdote o i due sacerdoti e le suore vengano avanti.

Appena saprò se e quante sono che vengono, pagherò i viaggi.

 Sciaccaluga vi avrà consegnata una mia lettera, che non distruggerete,

ma che vi potrà servire qualora occorresse.

 Saluto, conforto e benedico Voi e tutti.

 Vostro in G. Cr. e Maria SS.


         Sac. G. L. Orione  d. D. P.