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         [Tortona, li] 26/ III [19]18


 Caro don Montagna,


 Don Sterpi mi fa vedere la tua lettera

con la proposta dell'ottimo Mg.r Campana per «Stendardo»

Senti: se questa stessa proposta mi fosse stata fatta in ottobre,

avrei gettato a Cuneo 25 orfani tipografi con un buon proto e avrei assunto l'Azienda:

il proto poteva ottenere facilmente l'esonero trattandosi di orfani di Stato;

ma ora é impossibile. Come é impossibile stampare qui il giornale:

qui abbiamo già rifiutato «l'Ordine» di Alessandria, e molto altro lavoro.

Potremmo dare tutt'al più un numero alla settimana, come lavoro,

ma non possiamo assumerci la spedizione e la responsabilità di un servizio ferroviario o,

meglio, postale, che funziona in modo deplorevole.

 I nostri bollettini di Cuneo ad es. sono già stati giacenti alla posta per otto giorni e più.

Se le orfanelle di qui si sentissero di farne loro la spedizione

come fanno pel «Popolo» forse una volta alla settimana si potrebbe prendere.

Ma occorrerebbe che assicurassero la carta; -

più c'è la questione che quando ci viene portato lavoro pel Governo e per l'Esercito

dobbiamo dargli la precedenza. E per 2 giorni alla settimana, le macchine sono ferme,

perché non danno la forza motrice.

Bisognerebbe quindi: o aumentare le braccia o le macchine.

 So che don Sterpi rispose già al canonico Peano, che glie ne scrisse,

facendogli vedere la impossibilità in cui ci troviamo.

In questi giorni poi i migliori giovani (Regalzi etc) vanno sotto le bandiere.

 Con dispiacere, ma scusami quindi con Mg.r Campana, e fagli miei ossequî,

e digli anzi che Lo ringrazio di avere pensato ai Figli della Divina Provv.za

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 Saluti a don Pensa, all'Agronomo, a fra Vincenzo, a tutti

 Aff.mo tuo in G. Cristo


          Sac. Orione  d. don P.



 La Sig.na Luisa Boselli, figlia dell'on.le Paolo Boselli,

mi raccomanda un figlio di richiamato, da Cumiana. Lo manderò a te