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[Roma - S. Filippo, li] 24 marzo [192]0
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Caro don Montagna,
Ricevo la tua lettera.
Sono malcontento che tu non vada a Pontecurone a fare il battesimo;
tu sei giovane e non comprendi ancora il valore di certi atti, che si devono fare,
e da cui non dobbiamo mancare. Ho scritto oggi a tuo fratello che tu andrai:
lascia tutto, e scrivi subito quando è che arriverai; fermati anche poche ore, ma va;
dopo ti troverai contento. Tu fa l'ubbidienza e Dio farà il resto: non casca il mondo a Cuneo,
se vai per due giorni fuori.
Mettiti subito subito in relazione con tuo fratello, stabilendo la tua andata.
Quanto alle tue sorelle, verranno o no, è altra cosa, ma tu va. Ti benedico, e va.
2/ Farò per Colizza e informerò.
3/ Accetta in prova il calzolaio, - se anche avesse il vizio del vino,
se non c'è altro, tienilo.
4/ Ti vado preparando le due suore; se i muri sopra le due sacrestie reggono,
fa pure alzare. Ti benedico.
5/ Don Sterpi è a Cassano Jonio.
6/ Io sarò a Nucetto presso Ceva, da quel Parroco, domenica, lunedì, martedì.
Scrivimi qualche cosa
Ti benedico per la 3ª volta ma andrai tosto a Pontecurone -
Tuo aff.mo
D. Orione d. D. P.
La notizia qui è ancora segreta come a Segretario del Capitolo
ti comunico che don Risi fu eletto parroco della nuova Parrocchia d'Ognissanti
Non restando don Adaglio, era il più indicato.