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Al [S]oldato Bartoli Angelo

ospedale Militare Villa Pesenti

Via Toselli, 71 - Firenze


         [Tortona], 2 ottobre [191]7


 Mio caro Bartoli,


 ho ricevuto la tua gradita lettera, e anche Perosi mi diede tue notizie.

Sono lieto di sentire che va meglio, e prego ognora per te, caro figliuolo mio in Gesù Cristo.

 Stafin che puoi, e dopo chiedi la convalescenza.

Ti vorrei dire di scrivere a Viscusi, e te ne do l'indirizzo:

127mo ospedale da campo zona di guerra. È caporale maggiore

 Dal ch.co Jatì, che gli sta insieme, abbiamo brutte notizie di lui:

non frequenta più i sacramenti: può andare a messa tutte le mattine,

ma non ci va che alla festa, e rifugge di trovarsi con i sacerdoti e chierici;

evita anche Jatì stesso.

 Puoi dirgli che te ne ho scritto, vedi però di fargli un po' di bene,

data la tua relazione con lui, tanto più che eravate insieme a studiare a Roma.

Speriamo che sia una nube, ma è una nube che vela il cielo già da tempo.

A me non scrive da non so quanto, e mai lettere, ma solo qualche saluto per cartolina.

Sopra tutto occorre pregare per lui, ciò che faccio particolarmente ogni giorno.

 Non so come fosse nella pietà quando era a Roma, insieme con te.

 Addio, caro Bartoli, prega e sta unito a Dio ed abbi fede in Lui:

non c'è nulla di più caro al Signore che la confidenza in Lui e nella Sua Madre.

 Accetto uno di Sant'Oreste, e facilmente andremo anche a stare lassù.

 Salutami il tuo cappellano -Tutti ti salutano.

 Aff.mo


          D. Orione