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Tortona, il 10 ottobre 1923
Caro don Bartoli,
I Ti mando in busta a parte e
raccomandata i documenti del cameriere
che giungerà costì la mattina del 16 corr., supponendo che tu non te ne sia ancora
provvisto altro. In caso contrario avvertimi subito subito.
II/ Gli paghi il viaggio di venuta a S. Remo.
III/ Non ha stipendio; ma vitto, pulizia e vestito; però vedi di dargli qualche soldo.
IV Credo ne sarai contento; è anche persona pulita.
V Per la zia di quei due dille che, per ora, venga qui a Tortona ancora,
e poi vedrò di sistemarla. Certo è che don Arrigazzi ci ha ingannato;
ma ora noi non possiamo, al momento restituire quelle 20 mila,
che furono ritengo
siano state adoperate per l'orfanotrofio.
Vuol dire che, appena potremo le restituiremo, e saremo liberi. Ma, oggi, non saprei come fare.
Vedi che essa venga qui prima di domenica,
perché io, domenica sera, dovrò partire per Roma.
Non mi ci potrò fermare tanto, ma starò sempre via sei o sette giorni.
VI Fa’ di sapere quanto è che la superiora delle carmelitane darebbe pel sacerdote,
e quanto ha dato a don Berton; questo mi premerebbe.
VII Vedi se puoi subito interessarti a cercare una pensione per marchese;
prima però di concludere, telegrafa a suo padre a Parma, se accetta.
Mi fai un piacere perché ha le zie che ci hanno dato parecchio e parecchio.
Saluto, conforto e benedico in G. Cristo e Maria SS.
e ti vorrei poter molto e molto animare nel tuo lavoro.
Tuo aff.mo
Sac. Orione d. D. Pr.