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[Il corsivo azzurro è di Scillone Vittorio]


          Reggio C. 7 - 10 - 1927


 J. M. J.


 Amatissimo Padre in Cristo


 La pace del Signore sia con noi!

 Non avrei voluto proprio disturbarla, specie adesso,
periodo per lei d'intenso lavoro, ma la necessità mi costringe,
trovandomi molto e molto angosciato, e così tranquillizzare un po' l'anima mia.

 Ormai sono giù due anni che mi trovo con don Bartoli,
e quindi conosco benissimo il suo carattere ed ho cercato e fatto di tutto per accontentarlo,
ed in coscienza, lo posso assicurare, sono tranquillo. Deo gratias!
Ne ho avuto, ne ho, ed avrò sempre grandissima venerazione, perché‚ lo merita.

 Da qualche giorno a questa parte non c'è più, almeno per me,
quell'armonia e pace che regna nelle vere famiglie religiose. Finora ha detto nulla,

ma lo lascia intravedere mediante il suo mutismo,
dispetti da ragazzi, che a dir il vero io non calcolo neppure,
però sono guai abbastanza seri quando vengono notati da altre persone,
ed a me, francamente, dispiace non poco. Suppongo che il vero motivo,

e credo di non errare, sia appunto quello di trovarci in due.

Per grazia di Dio, si va pienamente d'accordo col proposito però di lavorare intensamente

e far del bene, ognuno secondo le proprie forze, nella vigna del Signore.
Ma il più delle volte, specie in certi individui, si perde tutta la buona volontà.
 C'è questo che di tanto in tanto - cosa vuole - si dice sottovoce, specie in refettorio,
qualche paroletta ridicola, però lecita. Dopo tutto, non si commette nessun delitto,
e frattanto tutto gli dà fastidio e noia. Pazienza e rassegnazione.

 In ogni modo per non rendermi poi più seccante ed evitare ogni incidente,
mi faccia la carità, se non le dispiace, traslocarmi in qualsiasi altro posto,
considerandomi come un essere superfluo e poi non v'è tanta necessità.

 Mi rimetto completamente a lei. Può benissimo parlare che il suo servo, ascolta.
Tanto per la verità.

 In attesa di una risposta, mi umilio ai suoi piedi e chiedo in Domino

la Sua benedizione.

 Ubb.mo figlio in X.sto


          F.to Vittorio Scillone

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          Tort. il 11 Ott. 1927


 Caro don Bartoli

 1/  Per tua norma, et pro informatione, onde sappia regolarmi nel rispondergli.

 2/  Se mi hai scritto per sapere se potevi acquistare le linotype
(come hai detto a don Sterpi, scrivendogli in merito) - vedi che io non ebbi tale tua lettera.

 3/  Stasera partono le suore per Sant'Oreste, -
siamo subentrati nei doveri e nei diritti delle Suore Orsoline:
così il tuo desiderio è appagato - Deo gratias!

 Attendo notizie di tutto.

E don Nunzio è a S. Prospero? Non ne so più nulla.

 Ti conforto e benedico in Gesù Cristo e nella SS. Vergine.

 Tuo aff.mo


         Sac. Orione  d. D. Provv.za

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