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Anime Anime !
Tortona, il 19 aprile 1928
Caro don Bartoli,
La grazia e pace di n. Signore sia sempre con noi!
Ricevo la gradita tua del 15 corr, - avrei desiderato che il ch.co
Gazzetti
fosse andato subito a Padova, come dicevo nel
mio telegramma.
Sento che Cenci è a Tropea, e Mg.r Vescovo mi scrive che gli
pare faccia bene;
è sempre stato un bravo figliolo: Deo
gratias!
Tanti mi dicevano che non valeva niente, che lo rimandassi a casa, etc
Eh guai, se si facesse come certi amanti degli uomini perfetti consigliano!
Bisogna aver pazienza e pregare e lavorarlo il personale,
cioè
formarlo allo spirito e attività religiosa!
Anche a te consiglio di aiutare di più il personale
che ti è affidato:
guai a chi si limitasse a rimproverare, a
rilevare solo i dati mancanti,
e non facesse opera di
costruzione e di formazione religiosa.
Non mi è piaciuto il tono acre della prima parte della tua lettera
ma la seconda parte sì, tanto! - dove dici che ti è
assai dispiaciuta la partenza di Gazzetti,
e che
potevate fare tanto e buon cammino insieme.
Ritengo anch'io che il suo carattere e altre cause lo abbiano
impedito, -
ma bisognerà che anche tu faccia un po’ di
spassionato esame su di te:
lo hai sempre ajutato?
lo hai consigliato? avvertito, confortato? sgridato, se vuoi,
ma
hai fatto quello che potevi per fartene uno strumento,
un aiutante nel campo della carità?
Perché, vedi, che sembrerebbe che non sempre tu dia ai chierici
l'ajuto
e il conforto di cui hanno
bisogno. E se ne lamentano, e non ti rimangono affezionati.
Bisogna, invece, che tu te li prenda a cuore, te li prenda in mano,
-
perché essi si sentano, anche nelle sgridate, che tu li ami
e chissà che faresti per essi.
Caro don Bartoli, mi devi perdonare, sai, e questa e ogni altra
predica;
ma io ho proprio bisogno che tu mi diventi
[Incompleta]
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