V022T124 V022P143
+ [Roma] 22 febbr. [19]29
Caro don Bartoli,
Grazia e pace da nostro Signore!
Il ch.co Giuseppe Belviso viene in Calabria, al suo clima
nativo,
per rimettersi in salute pienamente, - egli è
convalescente ancora,
e costà potrà più presto ricostituirsi
bene.
Dopo qualche giorno di riposo, gli concedi di recarsi in famiglia; -
e poi lo destini alla Collina degli Angeli. Vengo poi io, e
allora vedrò dove metterlo.
Anche il medico ha consigliato di mandarlo per un po’ di tempo dalle sue parti.
Torno domani a Tortona per assistere, domenica, alla prima s. messa
di tre nostri sacerdoti novelli: Zebrala, Arlotti
e Callegari; Zebrala andrà in Polonia,
Arlotti riparte
pel Brasile e Callegari continuerà a
stare nella casa di Voghera.
Lunedì sono stato a S. Oreste per vedere certi lavori che si
dovranno fare:
ci mettiamo un po’ di fanciulli della
maternità e infanzia abbandonata;
e, facilmente,
quest'estate ci faremo gli Esercizî
Sp.li noi sacerdoti,
come si fece l'Anno Santo alla
colonia; - poi veniamo a Roma
a fare atto di devozione al
Papa e di acquistare il Giubileo.
Ne ho parlato anche con l'arciprete.
Ho visto tre tue sorelle e tanti bambini a Sant'Oreste
C'è qui don Fiori che ti saluta.
Qui molti malati e morti. E voi altri, come state?
Saluto te e tutti in G. Cr. e Maria SS.
Aff.mo tuo
Sac. Orione d. D. P.