V022T149 V022P174



Al M. Rev.do Signore

Sg.r. Don Angelo Bartoli

Direttore Istituto San Prospero

a Via Reggio Campi in Reggio Calabria


 +      [Roma Via Sette Sale,22] 28 / 2 / 1933 A. XI


 Caro don Bartoli,


 la grazia del Signore sia con noi!

 Ho ricevuto e gradito la tua del 23 corr., scusa il ritardo.

 I Hai fatto bene a mandare a don Sterpi, e fa pure il resto:

ciò che si fa per la Madonna non è mai troppo.

 II È venuto l'ing.re della ditta Castelli, M. Francescone,

e jeri mi giunse la convenzione - oggi mando don Adaglio dal comm.r Castelli

per vederci e firmarla.

 III Desidero venire a Reggio per dare la prima zappata, e iniziare le fondamenta:

l'ho detto pure jeri a Mg.r Paino.

 IV Bisognerà però intenderci perché devo dovrò prima, salire in alta Italia:

per altro, vengo ad ogni costo, vivo o morto.

III V  Quanto all'acquisto della tipografia non avere fretta.

 Poi, capirai che il giorno che si iniziano i lavori al Castelli bisognerà dare altro.

a A/  Desidero, prima, sapere, esattamente, che cosa hai in cassa

e che cosa ti rimarrebbe, dedotte le spese di trasporto.

b B/  quanto al mandare qui Egidio, sai che, dopo quanto è avvenuto a Tortona

e, più, a Venezia, dove = (per la malattia del povero don Sterpi - la situazione era giunta

all'orlo della nostra ruina) = un certo tipografo e altri alcuni non si diportarono

(in quei momenti) niente bene con la Congregazione, e per me è bastato.

 E, per me, sono stati, da quel giorno, giudicati, e Amen!

Non solo qualcuno stava impassibile davanti al nostro prossimo disastro,

ma già facevano i conti di subentrare, e, quasi corvi, stavano aspettando!...

 Lo ricordo con profondo disgusto.

 Don Sterpi non sa o non sa tutto... ed è bene. Ma questo era il loro attaccamento a lui e all'Opera. Tecnicamente, poi, non so quanto valga, né se egli sia alla portata

di darci un consiglio e da fidarci per un acquisto tale.

 Attendo dunque; qui rimango ancora alcuni giorni. Stammi lieto in Domino.

 Saluto, conforto e benedico te e tutti. Pregate per me.

 Aff.mo tuo

            D. Orione


 P. S.  Jeri ebbi un'udienza di almeno un'ora e mezza con Mg.r Arcivescovo Paino, -

 fu lui a telefonarmi. Ne parleremo alla mia prossima venuta.

 P. S. Vedi che ora ci sono tante tipografie in liquidazione: non avere fretta.

            V022T175


 +         26 28 / 2 / 1933


Mi scrive

 I/ Non mi ha fatto buona impressione che sia stato portato al comm.r Castelli

un preventivo di £. 900.000 mentre, - te presente, - gli avevo detto 600.000.

 Che impressione ne avrà avuto?

 Caro don Bartoli, bisogna andare adagio a demolirci, tanto più quando, evidentemente, è stata la mano di S. Antonio a portarci su.

 Bisogna sempre essere delicatissimi e diritti, dirittissimi.

 La nostra forza, dopo Dio, sta nella nostra delicatezza e rettitudine.

 Scusami, e Dio ci assista! -

 Tu, certo non ci hai pensato, che così si cadeva dal buon concetto di chi

già si era mostrato pronto, e generosamente disposto, ma per 600.000, non di più.

 2/ Vedi di affrettare l’acquisto del terreno, prima di cominciare i lavori,

fare almeno il compromesso.

 Per tua norma, tutta la pratica di Reggio la ho passata a don Adaglio, che è qui.

¨