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[+] Roma, ore 15 del 17 Maggio 1933 - A. XI
Caro Don Bartoli, -
stamattina ho parlato al telefono col Comm.r Castelli,
che aveva risposto alla mia lettera accettando di venire, dal 15 al 20 corr.,
a compiere la consaputa cerimonia; - e mi aveva anche vivamente ringraziato
Ora mi dice che non potrà venire che verso la fine del mese, e ho capito che non mi pare
anc
neanche ben sicuro. Mi aggiunse che ha dato disposizioni che
si cominci lo stesso.
Siamo rimasti che ci saremmo visti in questi giorni.
Io, almeno fino a venerdì sera, devo restare a Roma; poi sono pronto a venire:
vedi tu. Ora bisognerebbe che tu, con un espresso, mi sollecitassi, dicendo che,
data
per la pubblicità data, tutto il popolo attende che si
compia la cerimonia, prima di
iniziare i lavori, come si usa, pregandomi di insistere che egli venga.
Io passerò da lui, e, se non potesse proprio venire lui gli farò presente la convenienza
e urgenza di venire io. E così tutto resta appianato, senza che Egli ne rimanga male.
Ti pare ? Sarebbe il miglior modo di uscirne bene.
Il Comm.re mi disse che deve aspettare giunga qui il nipote del S. Padre
Ing.r Franco Ratti, - e, come dissi, siamo rimasti che ci saremmo veduti di questi giorni.
Se l'impresa ha fretta, - lì potrebbero anche cominciare a fare qualche cosa,
e poi si fa lo stesso -
Attendo - Saluto e conforto te e tutti in Gesù Cr. e Maria SS.
Aff.mo tuo
Via Sette Sale, 22 Sac. Luigi Orione della Div. Provv.
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