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  [+]         19 gugno 1938 XVI

           Anime e Anime!


  Caro don Bartoli,


 La grazia del Signore e la Sua pace siano sempre con noi!

 Ho ricevuto il telegr. e la tua del 15 c.,- molto contento che la festa di S. Antonio

sia andata bene, sotto tutti i riguardi. Deo gratias!

Le 30.000 lire spediscimile a Roma, dove vado; - vedi che me ne hai promesse 30000, -

ed io ti darò la ricevuta non di L. 50.000, ma di L. 100.000 per S. Antonio,

ricevuta che già tengo. Ah! voi e tutti si dovrebbe tenere più aperti gli occhi

e saper economiazzare di più.

 La impressione che ebbi sin dall'America, e che m'è rimasta più marcata

dalla mia visita, e che, in fatto di disponibilità di danaro, voi di Reggio non progredite,

no, anzi... - Vedi bene dove va il danaro, e stringi stringi...

 Ancora richiamo la tua attenzione sul pozzo di S. Patrizio che mi pare sia

la tipografia: cosa vuoi? io ho sempre quel chiodo!

 E, finora, nessuno è riuscito a cavarmelo.

 Caro Bartoli, ora, dunque, avete L. 100.000 di meno per S. Antonio, ma bisogna

diminuire, diminuire: il v/ debito è ancora tale che mi fa paura, e più paura farà al

Visitatore: bisogna darvi più più attorno, e scavare; - se mi mandi subito a Roma L. 30.000, io te ne pagherò di più, - basta pagare! Il Beato Claret diceva:" dai peccati e dai debiti

liberatemi, o Signore!"

 Quanto al ch.co Cacace, non mi meraviglia ciò che ha fatto: tu non sai tutto.

 Mentre ero in America ho sentito, ripetutamente, una voce che mi diceva di ritornare

e di rinvigorire nella formazione della coscienza e dello spirito e vita religiosa

la Piccola Opera, - è ciò che mi dovete ajutar a fare tutti, - e cominciare una buona riforma

da noi sacerdoti.

 Saluto, conforto e benedico te, don Angelo, suore, chierici e tutti,

in Gesù Cristo e Maria SS.

 Tuo Aff.mo


        Don Orione della Div.na Provv.za

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