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Non letta
+ Anime e Anime !
[Tortona] il 29 luglio 1938 - XVI
Caro don Bartoli,
la grazia del Signore e la Sua pace siano sempre con noi! -
Tra alcuni giorni giungerà don Galluzzi, e ti consegnerà una lettera aperta
che porterai con la massima sollecitudine all'Arcivescovo di Messina, - chiusa.
Se egli non ci fosse, la consegnerai personalmente a Mg.r vicario,
o a chi facesse le veci dell'Arcivescovo. Poi, subito, mi riferisci, per mia norma.
Se Mg.r Paino o chi per lui, dirà che al don Perciballi può darsi altra destinazione,
tu non vieni su subito per gli Esercizî Sp.li del 17 agosto; ma, appena partito
don Perciballi, farai la consegna della chiesa e casa - baracca a chi verrà a ciò delegato
dall'Arcivescovo o dal Vic. gen.le.
Preghi chi riceverà la consegna che veda bene ciò che è di nostra proprietà,
e fai portare ciò che è nostro - libri compresi, letti, biancheria etc, dal can.co Di Francia.
Vai da Mg.r Vitali e lo preghi da parte mia di darci provvisoriamente
l’uso di una stanza, intanto che si sta a portare tutto a Reggio Cal. o altrove.
Non si prenda, se non ciò che assolutamente è nostro; mi raccomando il quadro della
Consolata, benedetto da Pio X, - che desidero - sia portato poi qui, e posto in venerazione.
Una volta che sia decisa la consegna della chiesa e casa, quindi la partenza
di don Perciballi, me lo comunichi subito, perché a don Perciballi desidero scrivere io, -
tu né don Galluzzi non gli direte nulla, pel momento. Io gli dirò come dovrà fare,
e che mantenga assoluto segreto.
Effetti personali e suoi libri bisognerà che se li porti subito con lui.
Egli deve ben comprendere la delicatezza del momento e non fare passi o atti inconsulti.
È
un sacrificio che lo sentiamo tutti, che
però nessuno più di me; ma anche questo,
che sta per compiersi, al compiersi del trentennio del terreno calabro - siculo,
non farà - Deo adiuvante - che accrescere in noi tutti, caro don Bartoli,
la fiamma dell'amore di Dio, della chiesa e del prossimo, e consumarci in amore a Dio.
Nel fare la consegna della chiesa e della casa devi essere superiore al dolore
e lietissimo in Domino; che se su qualche cosa nascesse contestazione o dubbio, cedi
sempre, per l'amore di Dio benedetto.
Che la Madonna della Consolata ci assista e ci consoli, maternamente.
Sono giunti i tuoi probandi: sono contento: Deo gratias! Oggi parte don Galluzzi,
ma passa a Torino, a Tropea, - tarderà, quindi, a giungere alcuni giorni.
Vedi di confortarlo perché io, senza volerlo, lo ho addolorato qualche giorno fa,
dicendogli che penserei di applicarlo a riorganizzare la propaganda stampa
della Congregazione, poiché m'è parso che vi abbia attitudine non poca,
e la Piccola Opera ha bisogno, oramai, di incanalare meglio i suoi bollettini,
convergendoli in una forza unica e ben diretta, al fine che ci siamo proposto.
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Mi
chiese che se mi erano
giunte informazioni non buone di lui, gli ho detto che non
ho tenuto conto di certe dicerie, - tutti abbiamo benevoli e malevoli, - la decisione è stata
presa per il bene, pel maggior bene della Congregazione.
Dopo tanti anni, è naturale che ci soffra a lasciare la Calabria, -
quindi ti prego di confortarmelo da buon fratello, tanto più che vi siete sempre voluto bene.
Saluto, conforto e benedico te e tutti in Gesù Cr, e Maria SS. -
Prega pel tuo aff.mo
D. Orione D. Provv.
P. S. Può darsi che ci mettano un altro sacerdote loro, sino al giorno della
demolizione.
Minuta
+ Tortona, lì 29 luglio 1938 XVI
Caro don Bartoli,
La grazia di Dio e la sua pace siano sempre con noi!
Oggi consegno a don Galluzzi una lettera, che leggerai, poi la chiudi, e porti a sua Eccellenza
Mg.r Arcivescovo di Messina - il più presto - tanto più che don Galluzzi tarderà alcuni giorni a giungere. -
Al don Galluzzi vorrei dare l’incarico della stampa che è poco curata in Congregazione.
Mi pare che egli vi abbia molta attitudine, e potrà far bene. - glie ne dissi già una parola.
Venendo don Perciballi, se non dovesse più ritornare a Messina, sarebbe bene che si portasse tutti
i suoi libri ed effetti personali. Raccomandagli di pregare e tacere, di non fare passi inconsulti che non ne
facesse
parola con nessuno,
ma però vada a riverire l’Arcivescovo e Mg.r
vicario e che si ritirasse
Ritirate in una stanza tutto ciò che è di nostra proprietà, bisognerà poi la roba nostra portarla a Reggio,
ma in modo conveniente e delicato.
Fa’ che la persona delegata dalla curia Arcivescovile per ricevere la consegna della chiesa e della casa
veda ciò che portiamo via, e che è roba nostra.
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