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Riservata
[Tortona] 11 sett.bre [193]9
Caro don Bartoli,
La grazia di Dio e la Sua pace siano sempre con noi!
Mando
a Reggio C.alabria il
sac.te Gionco, che terrai
ti prego di tenerti vicino, e di
istradare, sì che possa, nel più breve tempo, acclimatarsi ed essere di valido efficace ajuto -
per codeste case.
È
un ottimo elemen
sacerdote nostro di molte buone speranze.
Lo
presenterai a sua Eccell. Mg.r Arcivescovo come sacerdote
addetto a S. Prospero
e a S. Antonio, egli lavorerà nell'una e nell'altra casa, secondo i bisogni.
Forse avrai veduto don Gemelli e già saprai da lui; come don Perciballi ti riferirà
sulla situazione di Messina, dove egli ora passerà ma per fermarsi solamente
uno
o due giorni al più, ma, al presente,
è destinato è va
diretto a Noto.
Si
riapre la casa di Noto. A Noto, tra un mese e mezzo, al più tardi,
Perciballi
verrà
sostituito da altro nostro sacerdote. Poi,
Allora, se le cose a Messina si saranno sistemate, don Perciballi passerebbe a Reggio,
e tu
a Messina come il Perciballi ti dirà e ti
spiegherà meglio a voce.
Per ora, a Messina la casa deve restare chiusa, che se poi ci ritiriamo,
tu
avrai l'incarico (che già ti avevo dato qualche anno fa), di andare,
e ritirare
ciò che è nostro, e consegnare casa e chiesa e sua Eccell. Mg.r Arcivescovo
o ad un suo incaricato. -
Ora non si deve andare a tenere aperta la casa e la chiesa perché così, come fin qui,
non si può né si deve continuare. A sua Eccellenza Mg.r Arcivescovo ho scritto in questo
senso già da alcune settimane, - gli portò la lettera don Gemelli.
L'Arcivescovo mostrò rincrescimento che ci levassimo da Messina, e rispose che
avrebbe fatto scrivere al Visitatore (il quale è informato di tutto) da Mg.r Giardina.
Finora però non hanno scritto.
Noi ci asteniamo dal tenere don Perciballi o altri a Messina, per venirne ad una, dopo
31 anno! La casa, così, non si può continuare, non è casa da poter fare comunità
religiosa: - se non la chiudiamo noi, la chiuderebbe il Visitatore Apostolico. -
Se, invece, Mg.r Arcivescovo ci offrirà modo da restare a Messina, (non intendo che si
accettino parrocchie), allora tu sarai destinato a Messina, e là ti darei un sacerdote in aiuto
e qualche altro religioso per formare un primo nucleo di vita e comunità: -
darò il personale, in una parola, che sarà conveniente e necessario per Messina,
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secondo l’Opera che Mg.r Arcivescovo ci proporrà, se sarà accettabile.
Si accetta solo se in città, e non fuori, - perché tu possa essere a Messina e, con facilità,
essere pure a Reggio, con la massima frequenza.
Don Perciballi resterebbe, (dopo Noto), a Reggio: - ed è bene e necessario che,
per qualche tempo, non resti a Messina, ma possa andarci.
Concludo: A Reggio, per ora resti tu, provvisoriamente e in attesa, don Gionco
e don Wladyslaw. Se tu dovessi, prima che don Perciballi potrà lasciare Noto, passare a
Messina, manderò da Roma a Reggio qualche sacerdote, uscito ora dalla Gregoriana,
sia pure in via provvisoria.
Che se a Messina non si concluderà nulla - (come prevedo) tu chiuderai la casa
di Messina, e avrai, facilmente, un incarico di ambito generale, in attesa degli eventi.
Penso che l'Italia tarderà il più possibile ad entrare in guerra, se pure il duce
non riuscirà a deprecarla.
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