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Roma, il 16 / 2 / [1]917
Sant'Anna a Borgo Pio 102 B
Caro don Bartoli,
Don Casa mi fa leggere la tua del 14 corr.
Come vedi, sono sempre a Roma, dove, sino a che non te lo scriva,
potrai darmi tue notizie.
Sento che la vita che fai è un po’ dura e priva di quel conforto che viene
dalle pratiche di pietà, che non t'è possibile frequentare.
Iddio però è per tutto, o caro mio figliuolo, e tu cercalo nelle tue pene
e pregalo col tuo cuore, ed Egli veglierà su di te, e discenderà col suo Spirito
a consolare le ore della tua vita, specialmente adesso.
Io prego per te ogni giorno, e più volte al giorno ti penso, e anche pensandoci
prego il Signore di assisterti, di ajutarti, di sostenerti in questa prova, e di non abbandonarti mai e poi mai! Raccomandati tanto alla Madonna, caro mio Bartoli, e ricorda sempre che
il nostro istituto e tutti particolarmente i suoi singoli membri sono consacrati a Maria SS.,
e tu conservati in grazia e fedele alla Madonna benedetta, ed Essa ti farà da Madre,
e ti ricondurrà sano e salvo tra noi.
Prega, vigila su te stesso, e abbandonati nel Signore, - quando ci abbandoniamo
in Dio, allora Egli ci dà il suo coraggio e la Sua stessa fortezza.
Ti saluto da parte di don Adaglio, di don Risi e di tutti.
Ed io ti abbraccio spiritualmente e ti benedico con affetto come di padre in X.sto
E ti sono in Gesù Signor nostro e in Maria SS. aff.mo
Sac. Orione della Div. Provv.za
P. S. Scrivo a don Sterpi che ti mandi l'indirizzo degli altri confratelli nostri passati
in fanteria.
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