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 +        Tortona, il 30 Nov. 1918


 G. A. P. M.!


 Mio caro e ora sempre più caro figliolo in G. Cr., [D. Gemelli]


 Vengo da comunicare a Mg.r Vescovo,

che fu tanto buono da venire a visitare all'ospedale tuo fratello Luigi

e portargli il conforto della sua benedizione, la pia morte del povero Luigi.

 Fece tutte le sue divozioni proprio da buon cristiano

e da buon figliolo di Don Orione: gli ho imposto il Santo abitino del Carmine, -

ed essendo morto jeri sera, venerdì, alle 9½ confido che per il così detto privilegio Sabbatino

di cui fruiscono quelli che indossano l'abito della  Madonna del Carmine, oggi stesso,

che è sabato, - egli sarà stato dalla SS. Vergine liberato dalle pene del Purgatorio.

 Il funerale sarà domattina.

 Avevo scritto un espresso jeri al patronato

perché si interessasse al comando della divisione, appena ricevuta la tua lettera,

ma oggi dovetti amaramente notificargli la morte sopraggiunta.

 Dei suoi compagni di Noto c'è qui De - Francesco, malato, in convalescenza.

 Morì molto da cristiano e calmissimo.

 Lo spero proprio in Paradiso!

 Credi, caro Gemelli, sotto un aspetto è meglio che sia morto così,

piuttosto che vivere morto in entrambe le gambe e con la spina dorsale rotta da una palla,

che dal letto non poteva più muoversi neanche pei suoi bisogni

 Io ero fuori di Tortona ultimamente e anche don Sterpi è a Roma

e don Zanocchi a Cuneo da 15 giorni e più ad assistere Montagna malato,

ma ora in via di miglioramento.

 Però sono consolato di essere giunto da avergli potuto parlare

e confortare a morire bene

 Pareva che mi aspettasse.

 Preghiamo per l'anima sua

 Ora è là con tuo padre e tua mamma, e pregherà per te e per me

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 Un giorno saremo ancora insieme.

 Ti abbraccio, caro Gemelli, con affetto santo come di padre: ti conforto e ti benedico!

 Tuo aff.mo in G. Cr. e Maria SS.


          Sac. Orione  d. D. P.