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+ Anime e Anime !
[Maggio 1923]
Caro don Gemelli,
Ricevo la tua del 13 corr.
Ho più poco tempo, e scriverò breve.
1/ Sono lietissimo del passaporto; lo completerai a Roma o a Genova.
Qui c'è don Manca già pronto col suo passaporto. Egli aspetta te per partire insieme,
ed è bene che siate due sacerdoti della Congregazione, - non si sa mai,
e poi anche solo per la compagnia.
2/ Desidero però che, prima di partire da Messina,
tu definisca la faccenda di codesto benedetto padiglione.
Desidero che tu mi informi; e se vuoi avere più precise notizie di quello stabile,
rivolgiti a Mg.r Albera, scrivendogli subito a Mileto (prov. di Catanzaro) Calabria,
descrivendoglielo ben bene,
e
digli che era presso il quel
padiglione della Società ginnastica Pro Zancla,
che era stato dal Papa dato al prof.r. cav.r Freni.
È un solo lotto di terreno diviso dal muricciolo fatto alzare da me divisorio,
tra loro (la Società pro Zancla) e noi, circondati da 4 strade.
Io poi vi spesi circa 10 mila lire, perché feci fare casetta in muratura, bagni etc.,
quando vi misi il pensionato Contardo Ferrini.
DoPoi
fummo obbligati a darlo a codeste famiglie che prima pagavano
nulla,
ma, se fosse libero, vi metterei le nostre suore
e affiderei così loro le associazioni femminili per togliercele d'in chiesa ed evitare pericoli.
Questo mio progetto ricorderai che già lo manifestai pure a te.
Ci liberino la Casa, e noi vi ritorneremo subito un Istituto di beneficenza.
3/ Quanto al Monte S. Luigi, io diedi L. 2000 allora,
e poi qualche altro migliajo di lire, non però 4000 come ora offre Mg.r Vescovo.
Certo che oggi tutto vale il triplo,
ma ti ho già scritto che sarei pronto a darlo a Mg.r Vescovo
anche per L. 1500 di meno di ogni altra offerta maggiore
perché io guardo alla chiesa e al Vescovo,
cioè a Dio che vedo, venero ed amo nella S. Chiesa e nei Vescovi,
e non al male ricevuto dalle persone.
N. Signore ci ha insegnato e detto di rendere bene per male, a tutti e sempre!
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Se tu, nel tuo sentimento, ritenessi bene di fare una corsa fino a Noto,
per interpellare in merito, io ti lascio libero di fare. Però dove andresti a dormire?
Forse a S. Corrado, per celebrarvi prima di partire per l'America?
Sarebbe certo una cosa bella, e allora ti pregherei di applicare quella S. Messa
per tutti nostri morti e vivi, che furono a lavorare a Noto in più di 20 anni!
e anche per Mg.r Blandini! per don Bariani per don Tasconi per D Cesare Del Vecchio,
per fra Romualdo, per don Curetti, per tutti gli orfani che furono colà,
e che vi fecero tanto e tanto lavoro! Dio li pagherà, poveri miei figli!
Anche Luigi, tuo fratello, l'ho condotto là, e là si era messo bene.
Solo dovresti sbrigarti presto: avere una persona sicura,
che veda la località e sappia dare un prezzo giusto, tanto per noi che pel Vescovo.
Mg.r Vescovo dice che non vale più di L. 4000, e offre Lire 4000.
vedi
Vedi che anche se un altro ne offrisse 6000,
io sempre propendo a dare quella roba al Vescovo, per amore alla S. Chiesa
e per attutire in me qualche risentimento umano contro quel Vescovo.
Io ho bisogno di ammazzare in me tutto ciò che di umano vi è,
che
non sia secondo lo spirito di umiltà, di tolleranza, di penitenza,
di in rinnegamento
e di annichilamento per l'amore di Gesù Cristo e della Santa Madre Chiesa.
Sento di essere molto pieno di me stesso, ed ho bisogno che molto tu preghi anche per me,
se
vai sull all'Eremo
di S. Corrado.
Temo però, non la spesa della tua visita, ma la spesa del tecnico cioè dell’ing.re,
tanto più se volesse fare misurazioni, il che porterebbe la cosa anche più in lungo.
Dal Vescovo è bene e, direi, doveroso che tu vada, ad ossequiarlo,
benché non subito, altrimenti saresti vincolato e non potresti più fare.
Dunque dirai una Salve Regina, e poi fai in Domino come meglio credi.
Solo che, se vai, va presto e fa bene e presto e cerca evitare spese forti.
Quanto a don Lodovico, a luglio, cioè dopo i Santi Esercizî Sp.li
sarà
provvisto con altro a Messina, e bene. È
Egli è malato, e bisogna compatirlo molto.
Quanto a Rossi, sarà richiamato presto, prestissimo anzi.
Dirai a Ladislao che don Robert non è ancora in Italia,
per le difficoltà che trova ad avere i passaporti. Almeno così mi ha scritto ripetute volte,
e non ho motivo di non credergli.
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Di D. Alessandro ebbi una sola lettera, dopo che giunse in Polonia,
né più altra notizia.
Ho ricevuto una buona lettera da De - Francesco, che mi ha fatto molto piacere;
non mi fu ancora possibile rispondergli, ma lo farò. Scusami con lui, e fagli animo.
Sarei contento che tagliasse la corda, e potesse partire con te.
Quindi il passaporto dovrebbe farselo anche lui pel Brasile, per essere insieme con te
È meglio si distacchi lui, prima che lo distacchi Iddio:
egli deve ascoltare Don Orione che gli è padre,
e sentire la voce della Congregazione che lo chiama a cui prima si era votato e dato,
e liberarsi ora con merito dai vincoli umani che già la mano di Dio va dissolvendo,
anche per lasciare più libero il cuore di essa per disporsi ad andare verso la eternità,
illuminata da Cristo, e senza le tenebre della passione del cuore troppo umano.
Digli pure che io prego per lui pure per essa,
e che lo conforto ad agire con sublime forza e a compiere ogni doloroso distacco
per l'amore dell'anima sua e dell'anima stessa di essa,
e per la grazia che certo gli darà Gesù Cristo Crocifisso, Signore Nostro e la SS. Vergine.
Saluto con affetto di padre te e lui, e vi benedico con tutta l'anima.
Tuo in X.sto
Sac. Orione della Div. Provv.za
P. S. Ti mando una lettera, ricevuta da Messina, che farai leggere a don Lodovico -
e leggerete anche la risposta mia che poi chiudete e recapitate