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Al M. Rev.do Sig.re
Il Sig.r Padre Sante Gemelli
Chiesa della Consolata
al Viale S. Martino
Miracoli - Messina
[Tortona li] 4 Giugno [192]3
+ Anime e Anime !
Caro don Gemelli,
1/ Grazia e pace da Nostro Signore Gesù Cristo!
2/ Ho ricevuto la tua lunga lettera del 28 maggio, e te ne ringrazio.
3/ Ho poco tempo, e rispondo breve.
4/ Oggi ho pure ricevuta lettera di De - Francesco, e già gli ho risposto per espresso,
confortandolo. Ho indirizzato la lettera alla nostra chiesa, perché ignoro il suo recapito.
Tu farai il resto a voce, e digli che sempre l'ho presente e prego per lui.
5/ Hai fatto bene a rivolgerti all'avv.to Romano pel Padiglione Ferrini;
libero che sia sarà immediatamente trasformato in un'opera di bene pubblico,
come ho sempre desiderato. Ci metteremo le suore, e le opere femminili della chiesa,
come sai.
6/ Sono pure contento delle notizie che mi hai favorito di Reggio Calabria
7/
Nulla ho ancor finora
ricevuto da te circa la tua andata a Noto.
Può darsi che la tua relazione si incroci con questa mia.
8/ Spero avrai pregato per me ai piedi e all'Eremo di S. Corrado:
sono 25 anni proprio quest'anno che siamo andati a Noto,
e che io venni la prima volta in Sicilia. Pazienza!
9/ Ricordo molto bene le grazie della Madonna a Noto
e quanto mi hai rammentato avvenuto al Monte S. Luigi. Sia fatta la volontà di Dio!
10/ Hai fatto bene a ricordare don Bariani, - egli è quello che
con la sua vita da santo ha realmente consolata la mia anima a Messina,
ed ha riparato a tante cose dolorose.
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XI/ Mi ha dato molta consolazione la buona notizia del ravvedimento di Aliffi,
e prego Iddio misericordiosissimo per lui, che,
avendo il Signore cominciata in codesto caro mio figliolo l'opera buona,
Egli, il Signore, la voglia condurre a compimento. E prego anche la SS. Vergine
per la guarigione di lui.
Non comprendo bene dalla tua lettera se egli si sia già messo a posto con Dio.
Comunque, questo è bene che egli faccia tosto,
facendo seguire tale atto da quelle umili e pubbliche ritrattazioni e dichiarazioni
che Sua Eccell. Rev.ma Mg.r Arcivescovo di Messina riterrà convenienti e doverose,
a riparare, in qualche modo, lo scandalo dato da lui, in codesta città e fuori.
Io, mentre continuerò a pregare, non lascierò di fare quanto è in me per lui,
quando mi risulti che si è messo umilmente e da figlio nelle mani della chiesa.
So che di lui si era occupato, qualche anno fa, e me ne parlò, il can.co Vitale,
dal quale anche il D. Aliffi deve essere stato qualche volta.
Anzi espressi allora al can.co Vitale tutta la mia gratitudine;
ma mi disse che si ponevano dal D. Aliffi certe premesse che equivalevano a voler dire
che non c'erano, pur troppo, ancora le disposizioni d'animo richieste.
Una volta egli scrisse anche a me, nei primi tempi della sua apostasia,
ma quella lettera non era tale da potersi prendere in considerazione.
Onde a me non restava che pregare per lui. Se il don Aliffi, come pare dimostri,
ha vera volontà di conversione, e se ancora non avesse iniziato le pratiche richieste,
egli, che è amico o in qualche relazione con il can.co Vitali, -
(il quale è tra i più distinti sacerdoti di Messina), - potrebbe rivolgersi con fiducia a lui,
e mettersi così in regola con Dio e con la chiesa.
Il
can. Exxx Vitali è
sacerdote già anziano, di virtù e di prudenza,
e gode meritatamente, la fiducia di tutti e, certo, anche di Mg.r Arcivescovo.
Dacché tu dovrai, da un giorno all'altro, lasciare Messina,
è conveniente che il don Aliffi abbia qualcun altro che lo ajuti, e gli faccia da ponte.
Io continuerò a pregare la Madonna per lui.
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XII/ Mi ha scritto Rossi. Digli che ho letto con piacere la sua lettera,
e che, fatte le feste di S. Giovanni, egli parta senz'altro, diretto alla stazione di Orta - Miasino.
È destinato ad Ameno, ma verrà in luglio agli Esercizî Spirituali con noi a Venezia.
XIII/ A Padre Ludovico e a Ladislao comunica che don Robert è già a Venezia.
Saluto, conforto e benedico te e tutti in Gesù Cr. e nella Santa Madonna
Tuo aff.mo
Sac. Orione d. D. Pr.