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Riservata


 [+]        Anime e Anime !

         Tortona, il XX Maggio 1927


 Caro don Gemelli,


 Il Signore sia con te e con tutti voi, e vi dia pace e conforto!

 Ho ricevuto la lettera che hai scritto a don Adaglio. Ho fatto la risposta,

che però non ho ancora mandata; la ho mandata invece già a Venezia

perché D. Sterpi, D. Pensa, don Adaglio la vedano e correggano.

 Te ne manderò altra copia esatta, -

e ciò farò un po' prima di mandarla al Patriarca.

Come vedi ho intenzione di comunicargli la tua stessa lettera in originale,

perché è bene che senta il vostro gemito, e capisca:

forse gli servirà, spero, a bene dell'anima sua.

Certo non troverà né figli né servi più servi e più figli di noi, e Deo gratias! Meglio così.

 Meglio incudine che martello: meglio riceverli i dolori che darli.

 Non ti rincresca che mandi la tua lettera stessa al Patriarca:

qualunque cosa ti dica, sii umile e rispettosissimo,

e gli dirai che esulava dal tuo animo ogni rancore,

solo hai ritenuto sfogare il tuo dolore al Padre della tua anima.

Poi taci rispettosamente, ed eseguirai quanto ti dirò.

 Ricevendo copia esatta della lettera che manderò per raccomandata al Patriarca,

riceverai pure istruzioni, e vi ci atterrete tutti cor unum et anima una

 Prepara subito tutta la contabilità e la consegna che dovessi fare,

senza che nulla trapeli, ma silenziosamente. Non ne parlare a don Alfonso.

Fate tutto con spirito di Gesù Cristo, pregando e offrendo tutto al Signore.

 Se il Patriarca o altri vi diranno di restare e insisteranno che vi fermiate, -

voi ubbidite alle disposizioni che vi darò, o che vi avrò dato di qui, in Domino.

 Non vi turbate: fate tutto serenamente, silenziosamente, pregando e da umili religiosi.

Nessuno deve sapere o sentire un solo vostro lamento: tutto offrite al Signore,

e fatevene merito per le vostre anime e per la povera nostra Congregazione.

Non temete: Iddio e la Madonna SS. vi assisteranno.

 Gesù e la s. chiesa si amano e si servono in croce e crocifissi:

e voi siete sulla terra santa dove Gesù ha tanto patito ed è morto,

perdonando, pregando e tacendo.

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Ecco l'esempio! - Il patire è la via che conduce al Signore!

 Se capitasse qualche novità prima o cosa importante, mi scrivi o telegrafi.

 Copriamo con un manto di carità tutti, ma specialmente i padri della nostra fede

e delle nostre anime.

 Conforta gli altri fratelli, e dì loro che li abbraccio insieme con te in osculo sancto,

e li benedico con te, figlio mio!

 Facilmente vi trasferirò subito a Cafarnao, - poi vedremo.

 Se convenisse rimandare Cenci, perché non fa, lo rimandi a me.

 Tu sarai l'ultimo a partire, o partirete insieme.

 Raccomando a tutti molta molta prudenza: nessuno sappia che partite,

o direte solo che voi fate l'obbedienza al vostro superiore.

 Che se il Patriarca vi proibisse mai di andare a Cafarnao,

allora gli dirai che a quella Casa ci siamo col permesso suo e di propaganda fide,

e che vi ritirate colà in attesa di ordini. Che se egli ve lo proibisse lo stesso,

Lo preghi di metterti in iscritto tale veto, e poi mi telegrafi.

Si capisce che questa mia è riservata a te solo; l'altra che ti scriverò la potrai leggere a tutti.

 Ti conforto e benedico con grande e paterno affetto,

e ti sono come padre in Gesù Cristo crocifisso e nella SS. Vergine Addolorata


      Sac. Luigi Orione  dei figli della Div. Provv.za