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Riservata alla persona


[Al Molto Reverendo

Sig.r Don Sante Gemelli

Stazione di Artuf per Rafat

(Giaffa) - Palestina]


 [+]        Anime e Anime !

         Tortona, il 10 Luglio 1927


 Carissimo don Gemelli,


 Grazia e pace da N. Signore Gesù Cristo!

 Ti mando copia della lettera che spedisco per raccomandata

a Sua Eccell. rev.ma il Patriarca Barlassina.

 Ti mando copia della lettera che, in data 29 giugno, gli ha scritto don Adaglio.

 Mando a te pure copia delle tue due ultime lettere a me

(lettera e osservazioni sulla lettera del Patriarca),

e copia della lettera dello stesso Patriarca a te, del 7 maggio.

 Ora, poiché il modo tenuto fu tale da far ritenere che non c'è fiducia in te

né nella Congregazione (tanto che ha messo un altro direttore),

noi non dobbiamo aspettare a ritirarci sino alla fine dell'annata agricola, -

a meno che Sua Eccell. rev.ma, che anche con lettera del 7 maggio

ti ha pienamente esautorato, non ti reintegri per iscritto, o, almeno, de facto,

sì che tu rimanga come prima, e sia lui a pregarci per iscritto

di fermarci sino a settembre od ottobre.

 Io sono ben lontano dal volere recare del danno col vostro immediato ritiro,

ma il modo tenuto è tale che significa:

andatevene, ché già ho provvisto pel direttore e l'altro personale, di fatica

penso che provvederà con altra comunità o con arabi, -

noi non sappiamo, né vogliamo sapere.

 Io non so se già, dopo ricevuta la lettera di don Adaglio,

il Patriarca ti abbia chiamato e detto qualche cosa, - comunque qui non ha scritto,

ed egli tiene anche copia delle tue ultime lettere a me dirette e le osservazioni tue.

 Se tu sarai interrogato ora, dirai che ti è venuto l'ordine

di tenervi pronti alla partenza insieme con copia della mia lettera al Patriarca.

E l'ordine lo troverai nella unito alla presente, col modo che dovrete tenere.

Io non dico ancora di partire subito,

perché se il Patriarca mi scriverà pregando di fermarvi fino ad ottobre,

per non dare danno, ti scriverò di fermarvi, per andare con lo spirito del Signore.

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 Quello però che è deciso, è che o subito o certo ad ottobre si parte; -

e, se entro quindici giorni nulla ricevo dal Patriarca, allora darò ordine di partire subito.

Ora non lo faccio per andare in Domino fino all'ultimo.

Tu però fai subito raccogliere e preparare le vostre poche cose, sì che,

dalla sera al mattino, siate pronti.

 Non si chiacchieri in giro: lo sappiano (caso mai) da altri che partiamo,

non da noi voi. Se sarai interrogato dal Patriarca (o da altri che già sapessero che si parte)

risponderai (al se è il Patriarca): ho ordine di tenermi tenerci pronti,

dalla sera al mattino come dice la lettera.

 Agli altri dirai: Don Orione ha detto di trattare questa cosa direttamente col Patriarca

e con altri poi di non parlarne affatto, per non creare pettegolezzi né chiacchiere,

che non fanno mai bene alla vita religiosa.

 Tu (come ti dico nella lettera che unisco) fai la ti presenti subito al Patriarca,

gli comunichi la lettera con ogni rispetto, senti tutto, taci sempre su quello che c'è stato,

sii lieto in Domino: senti ciò che dice, e mi riferisci, sempre con molta calma e serenità.

 Continuate poi, nel resto, a pregare, a lavorare silenziosamente, ma pronti,

da un momento all'altro, a ritornare qui o a prendere altra direzione

 Se il Patriarca ti chiedesse dove andrete: rispondi la verità, che cioè non lo sai ancora.

 Prego per te, e ti conforto e benedico in Gesù Crocifisso e nella Santa Madonna

 Tuo aff.mo


         Sac. Luigi Orione

         della Div. Provvidenza


 Saluto, consolo e benedico tutti.