V023T031 V023P062
[Al M. Rev.do Signore
Il Signor Don Sante Gemelli
Stazione di Artuf per (Giaffa di Palestina)
Rafat - Palestina]
+ Anime e Anime !
Bra - Villa Moffa, il 15 Agosto 1927
Carissimo don Gemelli,
La pace di Gesù Cristo sia con te e con voi tutti!
Come tre giorni fa da Roma ho scritto a D. Bruno,
così sono lieto poterti far conoscere che il padre di D. Bruno sta assai meglio,
già si alza e gira, ond'è che non ci sarebbe più quell'urgenza di prima,
che D. Bruno vada a casa.
Però, appena tu puoi pure senza affannarti per la fretta, - va a Rodi, a sostituirlo, -
perché è conveniente che egli venga lo stesso a vedere suo padre,
che ha l'arteriosclerosi, e non vuole fare testamento, se non c'è anche don Bruno.
Ti sai regolare.
2/ Sua Eccell. Rev.ma il Patriarca mi ha risposto, in data I agosto, così:
«Ho ricevuta la pregiata sua, e non ho difficoltà che i Suoi religiosi lascino Rafat,
quando Ella crederà. Certamente vi poteva essere molto miglior intesa,
se si fosse trovata qui persona di maggior prudenza, come era ad es. don Adaglio,
e capace anche di meglio pesare il valore delle proprie parole, non solo con me,
eziandio innanzi ai secolari.
Non è questo un mio apprezzamento individuale,
persone degnissime lo possono attestare per loro conoscenza personale.
D'altronde, e circa il mio modo di trattare colla gente, e circa le mie disposizioni
verso la sua Congregazione, non ho che da fare appello ai religiosi Suoi
coi quali fui a contatto quando ero parroco a S. Giovanni in Laterano.
La ringrazio delle preghiere che faranno per me; sarà altrettanto da parte mia,
affinché il Signore benedica le Sue imprese e le persone di Sua Congregazione.
Godo professarmi: dev.mo servo in N. S.
firmato:
+ Luigi Barla Patriarca»
Dopo questa lettera, lascerete Rafat quanto prima, in silenzio e pregando;
tu vai a licenziarti con ogni rispetto e riverenza.
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Che se Gismondi e Cenci non potessero subito partire per l'Italia, -
si ritirino a Cafarnao, e, intanto, tu fa le pratiche pel viaggio.
Se aveste bisogno di denaro pel viaggio, mi scrivi subito a Tortona,
dicendomi quanto vi occorre, per regolarmi.
Vi metto nelle mani della Madonna Addolorata;
prego per voi, vi conforto e benedico in Gesù Cristo.
Pregate per me.
Aff.mo v/
Sac. Orione Luigi d. D. Pr.
P. S. Sono qui per la funzione solita annuale: ho dato l'abito a 7 chierici
II/ È giunto D. Marabotto dalla Polonia con 12 chierici polacchi
che
i quali faranno la teologia: sono qui.
D. Marabotto manda fraterni saluti, e insieme con lui D. Adaglio (che è qui).
D. Melomo, don Vigo, don Pelizza. Gli Esercizî già li abbiamo fatti, 2 mute qui:
una comincia domani a Villa Soranzo presso Venezia.
Ieri
Oggi ho vestito dato
l'abito in Tortona alle suore cieche.
Vi conforto e benedico di nuovo tutti.
Aff.mo tuo.
Sac. Orione della Div. Provv.