V023T071 V023P115
[Espresso]
[Al M. Rev.do Signore
Sig.r Don Camillo Bruno
Direttore della Colonia Agricola Santa Maria
Vicolo Massimi, 5/a - Monte Mario - Roma]
+ Anime e Anime !
Tortona, Domenica XII di Luglio 1925
Caro D. Bruno,
Grazia, pace e conforto dal Signore!
Ricevo tuo telegramma - Mercoledì sarò a Roma, presto o nel pomeriggio.
Quindi
fissate pure la partenza per da
Brindisi
col
I° primo piroscafo
in partenza per Rodi, da venerdì in avanti,
o in questa se c'è o nell'altra settimana - Già oggi ne ho scritto per espresso
al sig.r Senatore Schiaparelli tu intenditi bene alla Italica Gens,
e per determinare la vostra partenza e per le spese di viaggio.
Oggi ne ho scritto pure a don Gatti,
ma poi bisognerà telegrafargli il giorno preciso di vostra partenza
e il nome del piroscafo che prendete, così si troverà al «porto» per lo svincolo dei bauli. -
Voi e i bagagli vi recherete subito senz'altro, al nuovo Istituto,
e poi andrete subito a fare atto di ossequio sia a Sua Eccellenza Rev.ma Mg.r Acciari
che a Sua Eccellenza il Governatore Lago, come vi dirà don Gatti -
Domani sono a Genova e poi a Savona e mercoledì spero essere (presto o tardi)
a Roma - Avvertire don Risi e gli altri - Arrivederci dunque.
Provvedetevi quanto vi fa bisogno sia di abiti e biancheria che di libri di agricoltura.
Saluto, conforto e benedico in G. Cr. e Maria SS. te e tutti.
Tuo aff.mo
Sac. Orione d. D. Provv.
Sono giunto oggi da Venezia
Oggi mi ha scritto don Gatti che vi aspetta; gli orfani saranno 57,
forse occorrerà un altro assistente; se Bruto avesse pronto il passaporto,
forse non sarebbe male, se credi, portare anche lui -
Ma
bisognerebbe vedere che condotta tiene
ha tenuto in questo tempo
V023P116
Poscritto: gli orfani, almeno di padre, i quali avessero da 7 anni in giù,
ti lascio libero di mandarli anche a Venezia, al Lido.
Ma, quando fossero due fratelli uno di più che 7 anni e l'altro con meno,
non
converrebbe dividere dividerli,
e allora si mandano a Cuneo.
I piccolini li affidi ben bene a quelli che vanno per Venezia;
dando
loro ogni paterno avvertimento che stiano attenti con
essi
e i bambini che portassero attenti a non lasciare mani, dita tra i finestrini,
e a non lasciare i piccolini vicino ai finestrini.
Facciano, insomma come e più che fossero loro fratellini.
Mi raccomando assai, assai
V023P117
[Post scriptum alla lettera del XII di Luglio 1925]
I/ Se arrivate di buon mattino, aspettare a sbarcare almeno alle 7½,
perché D. Gatti, prima di quell'ora, non potrebbe venirvi ad incontrare.
II/ Se, invece, arrivate di sera, non sbarcate, che avete diritto di dormire a bordo.
Di sera don Gatti non saprebbe come condurvi a Cova.
III/ Avendo diritto di dormire a bordo,
avete diritto al mattino successivo di fare colazione a bordo.
Quindi i tre che non sono sacerdoti, facciano colazione prima di sbarcare
per non disturbare subito i frati francescani dove sta D. Gatti.
Il sacerdote scenda pure digiuno per dire la Messa, se si sente in grado.
Questo
valga anche se arriverai arriverete
di buon mattino -
Non sbarcare mai prima delle 7½ del mattino.
IV/ Sbarcando portate con voi i vostri bagagli, anche se trattasi di bauli.
V/ I piroscafi non ormeggiano ai moli, ma lontani dal porto;
quindi se si operano più sbarchi, si moltiplica la spesa.